Martedì mattina presto in giunta. Il presidente della Regione ha dato appuntamento agli assessori e al sottosegretario dopo la riunione di giunta che si è svolta ieri mattina.
Quasi pronta la rimodulazione che ha intenzione di effettuare nelle deleghe revocate il 5 gennaio scorso. Un tagliando più che altro amministrativo, ha sempre assicurato e ribadito Donato Toma. Che ha pure, in questi giorni, sempre confermato la promozione degli uomini del suo esecutivo – Cotugno, Niro, Cavaliere, Di Baggio e Mazzuto – il 31 dicembre scorso. Cinque giorni prima di azzerare con decreto l’assetto definito a maggio.
Il confronto con la giunta e con la maggioranza consiliare ha portato a una serie di patti fra galantuomini che secondo il governatore renderanno più efficace l’azione dell’esecutivo. A Palazzo Vitale un ruolo predominante l’avrà la programmazione, delega che Toma ha mantenuto per sé da subito. Le decisioni che coinvolgono la programmazione saranno supervisionate da lui, questo sembra di capire dalle pochissime informazioni filtrate in questi giorni. Potenzialmente, certo, qualsiasi azione – e quindi delibera – è atto di programmazione. Sarà un test di coesione continuo per gli assessori? Prematuro dirlo ora, bisogna capire come si tradurrà il concetto in pratica.
I provvedimenti delle sedute di giunta del 7 gennaio e di ieri sono proposti dal presidente, gli assessori però sono senza deleghe. Dopo la riassegnazione ai singoli assessori si capirà meglio come funzionerà la seconda fase della giunta Toma. Non dovrebbero esserci modifiche importanti, le deleghe di prima fascia di ognuno non cambieranno titolare, ha detto Toma qualche giorno fa a Primo Piano. Lui riprenderà alcuni compiti come gli Enti locali, forse il Personale e la Semplificazione.
A Palazzo D’Aimmo il secondo anno di mandato del centrodestra tornato a guidare la Regione si apre con l’intesa, invece, che in Aula non dovranno essere portati ordini del giorno o mozioni che non siano concordate in maggioranza o nella Conferenza dei capigruppo.
Dopo il summit mattutino di martedì, Toma dovrebbe firmare i decreti di ridistribuzione delle deleghe e di migliore definizione dei compiti del sottosegretario. Pallante, che in questi mesi ha chiesto di poter concretamente svolgere il ruolo di collante fra presidente, giunta e Consiglio sollecitando proprio l’attribuzione di funzioni specifiche, lascerà la presidenza della IV commissione.
Poi in via IV Novembre, nella seduta convocata dell’Assemblea legislativa, comunicherà il nuovo assetto.

Micone plaude all’iniziativa: «Decisione attesa dalle comunità»

Anche il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone commenta sui social la decisione della giunta di finanziare i progetti relativi alle piscine comunali di Isernia e Bojano.
Micone in particolare si sofferma sulle comunità di Bojano e dell’area matesina che, dice, «aspettavano da sempre di poter usufruire di una piscina comunale. Questa mattina (ieri mattina, ndr) la giunta regionale ha deliberato il finanziamento per la realizzazione dell’impianto nel Comune di Bojano per un importo di 1 milione e 900mila euro», scrive su Fb ringraziando poi il governatore Toma.

L’assessore Di Baggio: frutto di un lavoro serio e congiunto per usare al meglio le risorse

Commenta su Facebook l’assessore regionale Roberto Di Baggio, titolare fino al 5 gennaio della delega all’Istruzione (la rimodulazione delle attribuzioni assessorili è in dirittura d’arrivo dopo il tagliando voluto dal governatore Toma, che ha escluso modifiche importanti), la delibera di finanziamento per le piscine di Isernia e Bojano.
«Un progetto importante per il Molise, che rientra nell’ambito del programma del miglioramento della qualità del percorso di vita dei nostri studenti. Infatti, la struttura che sarà realizzata in contrada Le Piane – sottolinea Di Baggio – sarà fruibile da tutti, ma in modo particolare consentirà agli studenti di fruirne gratuitamente come attività sportiva curriculare nell’ambito del percorso scolastico. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un lavoro serio, congiunto, mirato ad un corretto utilizzo di somme derivanti dal Patto per il Sud e destinate appunto alla misura dell’istruzione. Un bellissimo inizio di anno per la nostra città – evidenzia poi in particolare per Isernia -, un risultato frutto di incontri, di studio e di analisi e collaborazione con la struttura. Le cose si fanno, in silenzio, con metodo e competenza, solo così si ottengono risultati per la collettività, che attende risultati concreti e certi. Tutto può essere, deve essere e sarà migliore».

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