Vittorino Facciolla, due liste a sostegno, stamattina in conferenza stampa ha presentato la sua candidatura a segretario regionale del Pd.
In squadra amministratori locali – da Lorenzo Coia a Maria Chimisso, da Bibiana Chierchia a Francesco Lombardi -, professionisti come gli avvocati Gaetano Caterina e Angela Fiore, medici come Giuseppe Cecere e Natale Liberatore, l’ex presidente del Campobasso Calcio Giulio Perrucci.
Insieme al capogruppo dem di Palazzo D’Aimmo sono scesi in campo (per l’elezione nella futura assemblea regionale del Pd) anche la collega consigliera regionale Micaela Fanelli e l’ex assessore Carlo Veneziale. Quest’ultimo è pure a capo della lista nazionale Molise per Zingaretti. Le primarie del 3 marzo, ha detto ieri l’ex assessore allo Sviluppo, rappresenteranno un «momento di rilancio dopo un ormai superato periodo di difficoltà». La sfida per l’assemblea nazionale, ha proseguito, per lui è «un’esperienza nuova, un’occasione per crescere».
Gli altri due competitor alla successione di Fanelli, Michele Durante e Stefano Buono, si presentano allo start con una lista ciascuno.
A dar manforte al presidente del Consiglio comunale di Campobasso (che anche lui stamattina incontra la stampa per presentare simbolo, lista e programma), fra gli altri, l’ex senatore Roberto Ruta e l’ex deputata Laura Venittelli, l’ex assessore ai Lavori pubblici Pierpaolo Nagni, Maria Teresa D’Achille, Ovidio Bontempo, il figlio del sindaco di Campobasso Andrea Battista. Anche la squadra di Durante ha presentato una lista per il nazionale a sostegno di Zingaretti: capolista Laura Venittelli.
Con Stefano Buono, infine, corrono fra gli altri Simone Coscia e Bice Antonelli. Sanità pubblica, taglio dei costi della politica, investimenti su infrastrutture materiali e immateriali: sono alcuni dei punti del programma di Buono che si propone in discontinuità con l’azione del governo Frattura e la gestione Fanelli del partito. «Solcare una terza strada riformista in Molise, che si distingua dalla classica contrapposizione Ruta-Frattura, è possibile. Le primarie non sono riservate agli scritti ma anche ai tanti simpatizzanti. Faccio un appassionato appello – dice quindi Buono – alla partecipazione a tutti coloro i quali pensano che sia sbagliato che a guidare il Pd siano sempre le solite persone. Io garantisco e prometto che l’idea di rinnovamento di cui il Partito democratico ha bisogno e la piattaforma programmatica da noi portata avanti in questo congresso avranno solide gambe sulle quali camminare».
Per quanto riguarda il nazionale, completano il quadro presentato alla commissione congressuale presieduta da Giuseppe Peta le liste a sostegno di Martina (guidata da Nicola Messere) e di Giachetti (capolista Marco Sabetta).
Si vota il 3 marzo. Squadre pronte ai nastri di partenza, hanno di fronte 11 giorni scarsi di campagna elettorale. Dentro la sfida per la guida del Pd c’è anche quella per le amministrative: chi vince il congresso decide anche come scegliere i candidati sindaci. Anzi, uno dei competitor era anche accreditato come alternativa ad Antonio Battista a Campobasso. Si tratta, naturalmente, di Michele Durante che proprio nel giorno in cui ha presentato la lista ha aperto alla piattaforma ‘Io amo Campobasso’, il manifesto degli intellettuali che sulle responsabilità della classe dirigente in carica nel declino della città è molto chiaro.

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