«Ben venga l’iniziativa della ministra Giulia Grillo, ci stiamo organizzando al meglio, l’Asrem ha però problemi abbastanza seri derivanti dalla esiguità delle risorse e dall’attuazione del Piano di rientro».
Il presidente della Regione Donato Toma ha commentato così all’Ansa il percorso avviato dopo l’intesa alla Stato-Regioni sul nuovo piano nazionale di governo delle liste di attesa 2019-2021. «Penso che le Regioni in piano di rientro dovrebbero avere più tempo per adeguarsi – osserva il governatore – ma noi ce la metteremo tutta, stiamo già lavorando alle linee guida e penso che le emaneremo nei tempi previsti».
Lo ribadisce dopo l’incontro dei governatori con Grillo sul nuovo Patto della Salute. Le Regioni hanno due mesi per adottare le proprie linee guida sui tempi di attesa per visite ed esami. Tempi che l’Asrem poi dovrà garantire ai cittadini. Inoltre, tocca alla Regione emanare il provvedimento. Ma al presidente o al commissario, nel caso del Molise? Toma risponde: «Le linee guida le emana la Regione. È chiaro che però su questa cosa devo ragionare coi commissari. Solo, 60 giorni sono un po’ pochi per noi, abbiamo tempi abbastanza lunghi di attesa e siamo in piano di rientro».
Alla riunione di ieri con Grillo si è parlato anche dei commissariamenti. Il documento della Conferenza delle Regioni che costituisce la base rivendicativa dei presidenti nella trattativa sul Patto contiene, infatti, anche la richiesta di una ‘moratoria’ rispetto all’incompatibilità fra governatori e commissari sancita dal decreto fiscale. «Ho evidenziato la necessità che il Molise sia messo nelle stesse condizioni delle altre Regioni: le nomine dei commissari già disposte, quindi, vanno sospese fino all’accordo sul Patto. Tra l’altro è lo stesso Ministero che ravvisa l’opportunità di rivedere il sistema, si parla di affiancamento delle Regioni in difficoltà coi conti della sanità. Dalla ministra – riferisce Toma – ho ricevuto apertura e disponibilità. Certo, però, ha ribadito che si muove nella cornice normativa che abbiamo». E dunque, nessuno stop alle nomine.
Infine, uno sguardo agli accordi di confine. Toma ne sta ragionando con Puglia, Abruzzo (quello con Grillo è stato il primo summit del neo governatore di centrodestra Marsilio) e Campania. Dalle intese sulla sanità, il presidente vorrebbe far discendere condizioni di maggiore autonomia per il Molise. «Un regionalismo differenziato – spiega – che migliori la nostra posizione. Un regionalismo cooperativo».
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