Più borse di studio per gli specializzandi in Medicina. È passata all’unanimità ieri in Consiglio regionale la mozione presentata dai 5 Stelle e firmata anche dall’ex presidente Iorio nonché dai due consiglieri dem Fanelli e Facciolla e dall’ex leghista Romagnuolo.
L’atto di indirizzo evidenzia che alcuni dei problemi della sanità molisana, possono essere in parte imputabili alla carenza in organico di medici specialistici e alle difficoltà riscontrate nel loro reclutamento. Mancano ortopedici, pediatri, neonatologi, anestesisti. I concorsi banditi dall’Asrem vanno spesso deserti. Non è solo un problema del Molise ma in Molise pesa di più. Con il provvedimento varato ieri l’Assemblea legislativa impegna quindi il governatore Toma ad individuare nel bilancio regionale le risorse necessarie all’attivazione dei contratti aggiuntivi di formazione specialistica per le professioni sanitarie. Nonché a facilitare gli accordi inter-ateneo, anche stabilendo criteri di aggiudicazione delle borse che tengano conto della territorialità e puntino a salvaguardare l’occupazione in Molise dopo la specializzazione: collegare, in pratica, il contributo per la borsa alla permanenza nelle corsie dei nostri ospedali almeno per qualche anno.
Per queste iniziative la mozione suggerisce di utilizzare fondi comunitari o quelli del Patto per il Sud.
Soddisfatti i 5 Stelle, che hanno contribuito al dibattito in Aula con numerosi interventi.
L’operazione, hanno ribadito, non ha costi proibitivi: il costo dei contratti di formazione specialistica prevede una spesa di 25.000 euro per ciascuno dei primi due anni di corso e di 26.000 euro per ciascuno dei due anni successivi. «Già solo investendo un milione di euro potremmo coprire dieci borse di studio, formando dieci ragazzi che avranno la possibilità di lavorare negli ospedali molisani da subito, visto che gli specializzandi possono essere già operativi nei reparti, quindi parliamo di forza lavoro subito disponibile». I portavoce pentastellati poi evidenziano: «Nessuno pensa di aver risolto in questo modo tutti i problemi della sanità molisana, ma quello di oggi è un primo fondamentale passo per migliorare le cose, un passo che nessuno aveva mai compiuto prima. E siamo soprattutto orgogliosi del fatto che ora tanti giovani molisani avranno qualche motivo in più per restare nella propria terra».

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