Dal bracciale che dal braccio dei bimbi invia sul telefonino dei genitori i parametri fisiologici del piccolo allo sviluppo di tour virtuali di siti storici con utilizzo della realtà aumentata.
Sono 46 le idee innovative finanziate con il Por Molise 2014-2020. Idee di giovani realizzate da giovani attraverso le startup. Sono state loro le protagoniste dell’evento annuale dedicato al Por Fesr – Fse che si è svolto ieri mattina nell’auditorium della Fondazione Molise Cultura.
Uno dei pilastri della programmazione regionale dei fondi europei è la strategia per la specializzazione intelligente (S3), che si avvale anche del cofinanziamento nazionale e regionale oltre che delle risorse private: in totale 92,5 milioni di euro. In sintesi, la S3 non mira a rendere il Molise un polo tecnologico all’avanguardia ma a potenziare le vocazioni esistenti (ambiente, agroalimentare, storia e paesaggio) e quindi a migliorare la qualità della vita. Perché chi è nato qui rimanga. E chi vive altrove ci arrivi e metta radici.
All’iniziativa di ieri hanno dato il loro contributo, fra gli altri, il paesologo Franco Arminio, l’autorità di gestione del Por Mariolga Mogavero, i rappresentanti dell’Agenzia per la Coesione territoriale e della Commissione Ue e il governatore Donato Toma. Puntando sull’innovazione, ha sottolineato, si rende concretamente l’idea che i fondi europei non sono ‘assistenzialismo’. Ha poi reso merito alla struttura regionale di aver impedito il disimpegno di una tranche di fondi attraverso due riprogrammazioni. «In sette mesi abbiamo realizzato una certificazione della spesa che andava fatta nei due anni precedenti», ha concluso.
In avvio dei lavori, un curioso fuoriprogramma. Invitato a cantare da Arminio, il governatore non si è sottratto coinvolgendo poi anche il suo portavoce in una interpretazione di ‘Molise’.

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