È il provvedimento che ha caratterizzato il primo scorcio di mandato dei commissari della sanità molisana. Di più, è stato il provvedimento apripista, ha fatto scuola. Dopo il Molise, il Veneto e poi il Friuli.
Epperò l’autorizzazione che il generale Angelo Giustini ha dato all’Asrem per contrattualizzare con incarichi libero professionali anche medici in pensione per evitare di dover chiudere i reparti per il momento è sospesa.
Il disco rosso è arrivato da Roma. Il Molise è, appunto, commissariato e non può decidere – a questo punto non può decidere nulla – senza l’autorizzazione ministeriale. Gli avvisi emanati dall’Asrem dopo l’ok di Giustini – che riguardano ginecologi, pediatri, anestesisti, medici del Pronto soccorso, radiologi – dovranno attendere gli approfondimenti che nella Capitale sembra siano ritenuti necessari. Per capire se questa operazione si può fare o no. Quindi, dovranno attendere i primari e i medici che hanno chiesto all’azienda sanitaria di reperire altro personale perché l’organico è davvero al minimo. Dovranno attendere pure i pazienti.
Alla misura si è arrivati dopo tanti altri tentativi, naturalmente. I concorsi, innanzitutto, ma con scarsi risultati: deserti o quasi. Un’emergenza che non riguarda solo il Molise ma che in Molise pesa molto di più che in Veneto ad esempio. E poi la richiesta alle Asl di regioni vicine. Nulla.
Richiamare i pennsionati in corsia è l’ultima spiaggia, ha detto il ministro della Salute Giulia Grillo. Lo spirito era quello.
Prima dello stop imposto dai Ministeri, erano insorti i sindacati: bisogna puntare sui giovani, la critica avanzata e di un senso logico inattaccabile. Se non fosse che i concorsi vanno deserti e lo stato dell’arte delle scuole di specializzazione, la loro capacità di dare al sistema sanitario gli specialisti che servono, sono condizioni arcinote ai sindacati che proprio in queste settimane le hanno denunciate. E quindi, in attesa dei giovani, ha dichiarato nei giorni scorsi il commissario Giustini alla stampa nazionale, se i medici non ci sono li creo?
Il primo avviso, quello per due ginecologi, era scaduto dal 26 marzo. Nominata la commissione, poi però non era seguito altro provvedimento dell’azienda sanitaria. A quell’avviso ne sono seguiti altri. Tutti sospesi, quindi. In attesa che da Roma magari dicano al Molise come portare camici bianchi nei reparti degli ospedali.

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