Non era mai successo: una maratona lunga più di una settimana per approvare legge di stabilità e bilancio. I più maligni osservano: proprio ora che a capo della Regione c’è uno che ha confidenza coi numeri. A dire il vero il documento contabikle ancora non c’è. Arriva in Aula domani. È però già scoppiata la polemica sulle misure contenute nella legge di stabilità varata venerdì sera e su «quell’assurda decisione – attacca Stefano Buono, dirigente regionale del Pd – di incrementare del 40 % le tariffe inerenti il trasporto pubblico che, oltretutto, versa in condizioni assai precarie». Insomma se prima per un biglietto si pagava 10 euro, con l’adeguamento («che ci ha chiesto la Corte dei conti» ha spiegato Toma) il povero molisano dovrà sborsarne 14. Un rincaro che arriva in un contesto «di forte e perdurante crisi economica e che colpisce – sottolinea Buono – in modo significativo operai, pendolari e studenti che, quotidianamente, devono fare i conti con autobus e treni non adeguati e strade dissestate». Nessuno sconto previsto per imprese e famiglie, rigettati infatti tutti gli emendamenti presentati in aula dai dem.
Tuttavia mentre si chiedono ai cittadini di fare ulteriori sacrifici, si mantengono in piedi i carrozzoni messi da anni in liquidazione come le comunità montane che peseranno per un altro anno ancora sulle casse pubbliche per 900mila euro. Né si tagliano i benefit della casta. Il dirigente venafrano del partito democratico rimarca anche questo aspetto e accusa: «Si rigettano emendamenti portati in aula che mirano a contenere i privilegi della politica molisani come il rimborso spese di 4.500,00 euro esentasse che ogni mese viene accreditato al singolo consigliere regionale e si rilancia innalzando la dotazione finanziaria prevista per il Consiglio regionale da 5,8 milioni di euro a 6 milioni». Tutto grazie ad «una classe politica miope e non all’altezza – l’affondo finale di Buono – capace solamente di conservare o addirittura di incrementare i suoi privilegi e, al contempo, di non dare le opportune risposte ai cittadini molisani. Sanita, tutela ambientale, defiscalizzazione per imprese e famiglie, potenziamento delle infrastrutture, taglio dei costi della politica restano solo un lontano miraggio».

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