Agli sgoccioli di una campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo caratterizzata da accesi dibattiti, parla l’ex presidente Michele Iorio.
La sua scrivania tappezzata da facsimile non lascia dubbi: la sua fiducia è riposta nell’eurodeputato uscente Raffaele Fitto e nella leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Prima di cominciare la chiacchierata, chiede un caffè, accende il sigaro. Si parte: perché ritiene che la sua sia la scelta giusta per il voto del 26 maggio?
Presidente Iorio, le elezioni europee sono quelle meno avvertite dagli elettori. È così distante l’Europa dal popolo italiano e molisano?
«In realtà sono le competizioni più importanti perché dagli equilibri politici che si formano a Bruxelles nel post elezioni dipendono le decisioni che si riversano sugli Stati membri. E l’Italia ha bisogno di nuovi equilibri a Bruxelles».
È per questo che lei punta su Fratelli d’Italia?
«Io punto su Raffaele Fitto che già nel 2015 aveva intuito che gli attuali assetti politici europei non favorivano la nostra nazione. Infatti è stato il primo parlamentare italiano ad aderire al partito dei “Conservatori e Riformisti” che in questo particolare momento politico e storico è l’unica forza in grado di rappresentare quei valori e principi che sono necessari per dare una vera alternativa all’Unione europea. Oggi al gruppo Ecr ha aderito anche Fratelli d’Italia».
Fitto in coppia con Giorgia Meloni?
«Certamente. Fitto e Meloni hanno rinsaldato un rapporto di stima e condivisione del progetto politico che guarda al rilancio del centrodestra, italiano ed europeo. Un rilancio che nasce dalla loro collaborazione professionale nel governo di centrodestra quando entrambi ricoprivano la carica di ministro e che oggi si avvicina a posizioni europeiste definite euroscettiche, nel senso che credono nell’Europa ma si ispirano al conservatorismo nazionale. Cioè sì all’Europa ma sì alla libertà individuale degli Stati membri e quindi dell’Italia».
Lei ha definito Fitto il “migliore amico del Molise”…
«Tutti noi non potremmo considerarlo diversamente. So di ripetere per l’ennesima volta la stessa cosa, ma purtroppo o per fortuna Raffaele Fitto è stato il politico che più ha dato alla nostra regione. Se pensiamo che nel 2011, grazie a lui, il Cipe ha assegnato un miliardo – e sottolinea la parola miliardo, ndr – e 340 milioni che ancora oggi la Regione Molise può investire, allora sì. Fitto è il più grande amico del Molise. Se avessero impiegato bene quei fondi, in questi ultimi sette anni, forse il Molise avrebbe fatto molti passi avanti».
Pare che questo connubio Fitto-Meloni funzioni. Fratelli d’Italia sta salendo molto nei sondaggi.
«Io guardo poco ai sondaggi ma posso assicurarle che sto riscontrando grande apertura da parte degli elettori quando presento la proposta politica. La popolazione, soprattutto quello molisana, ha necessità di guardare al futuro con la speranza di un cambiamento vero. E questo cambiamento parte oggi dall’Europa passando per Roma e finire, perché no, in Molise».
Ecco in Molise. Lei ritiene che qui non sia ancora avvenuto quel cambiamento di cui parla?
«È chiaro che non c’è ancora stato. E non chieda a me i motivi. La linea politica di Fitto, oggi con la Meloni, mi appartiene e poggia sulla coerenza, sull’essere sempre dalla stessa parte in un periodo storico in cui candidarsi a destra o a sinistra sembra la stessa cosa. E i risultati poi si vedono sulla pelle dei cittadini».
Lei crede che questo cambiamento ci sarà?
«Dove? In Europa, in Italia o in Molise? – sorride tenendo in mano il famoso sigaro, poi sorseggia il caffè e riprende – In Europa credo che Fratelli d’Italia sarà la vera sorpresa delle elezioni di domenica prossima. E questo lascia ben sperare anche per i nuovi equilibri a Bruxelles. È ovvio che la partita nel centrodestra italiano è alta: dai risultati dipenderà il bilanciamento dei partiti sia a livello nazionale di forza di governo e, credo poi sarà inevitabile, a livello regionale dove l’attuale assetto dell’esecutivo ci sta presentando un Molise statico a causa di inadeguatezze di ruoli che per il bene di tutti dovranno essere messi in discussione. Ma questo si affronterà a momento debito. Subito dopo le elezioni».
E lei sa attendere. Dunque votando Fitto-Meloni si contribuisce ad avere un’Italia decisiva in Europa?
«Guardi, io credo che i cittadini si interessino ormai poco di politica nazionale e regionale che spiegare i meccanismi della politica europea diventa stucchevole. Ma semplificando il tutto ritengo che il gruppo dei Conservatori e Riformisti, dopo il 26 maggio, sarà decisivo per qualsiasi alleanza futura nel Parlamento europeo. Lo dimostra il fatto che in queste elezioni, per la prima volta in nove competizioni, si pongono realmente questioni di politica. Noi politicamente ci siamo con Fratelli d’Italia, con Raffaele Fitto e Giorgia Meloni e con il Molise che saprà fare le giuste valutazioni in termini di fiducia verso di loro e di opportunità per il nostro territorio».
ppm

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