Dal Pro Cardarelli al comitato San Timoteo, dal Basso Molise bene comune all’associazione Beni comuni Veneziale. E poi la rete nata a sostegno della riapertura del punto nascita dell’ospedale di Termoli che si identifica col codice catastale della città, L113, che compare nel codice fiscale. Il Forum per la sanità pubblica. L’ex sindaco di Campobasso Antonio Battista e l’ex assessore Alessandra Salvatore.
Non tutti chiedono qualcosa alla politica regionale, qualcuno è a Palazzo D’Aimmo per ascoltare che idea hanno gli inquilini di via IV Novembre (pur se sono esautorati dal commissariamento esterno) sulla sanità.
«Il Comitato Pro Cardarelli non fa richieste – dice Tommaso Iocca – , è qui per sentire cosa ha da dire la politica a cui compete un discorso di tipo programmatorio sul destino della sanità del Molise».
Scettico, sul punto, il presidente del Forum Italo Testa: «Mi aspetto una fuga da parte dei consiglieri, che non vogliono assumersi responsabilità. Adesso hanno la valvola di sfogo di dire “non sono stato io ma Caio”, “sono stati i commissari”. E non prendono posizione. Noi vogliamo sapere cosa intendono per sanità pubblica e privata, come si fa secondo loro a uscire dal debito e perché si continua a fare debito se non c’è più sanità pubblica».
Non si aspetta granché un rappresentante del comitato L113: «Speriamo non sia solo un siparietto politico ma che possiamo capire le intenzioni del Consiglio e dei consiglieri».
Il rappresentante del Comitato San Timoteo, invece, è venuto per porre una richiesta: «Un servizio sanitario efficiente ed efficace per tutto il territorio. Al San Timoteo – racconta Nicola Felice – viviamo una condizione di criticità massima. Non soltanto il punto nascita ma tutte le specialistiche soffrono, perfino il Pronto soccorso».
La seduta comincia con un ritardo di un’ora e mezzo. E fuori i comitati rumoreggiano, gridano «vergogna». Entrati in Aula per seguire i lavori, mentre il governatore illustra le competenze dei commissari, qualcuno lo contesta. Al primo intervento del capogruppo pentastellato Greco parte invece un applauso. Ma l’avvertimento del presidente Micone – silenzio durante la seduta o dovrà far sgombrare l’Aula – va a segno.

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