Il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone ha presentato la proposta di legge che istituisce la commissione speciale sulla sanità. In due mesi, con possibile proroga per altri 30 giorni, l’organismo svolgerà attività di consultazione e confronto con enti e soggetti del servizio sanitario regionale o portatori di interessi collettivi e formulerà osservazioni e valutazioni anche in vista dell’approvazione del programma operativo 2019-2021.
Ma intanto infuria la polemica. La capogruppo del Pd Micaela Fanelli apre il fronte: «Perché i commissari governativi si ostinano a ripetere di non poter fornire alcuna anticipazione sul nuovo programma operativo, ma l’onorevole Antonio Federico, invece, sembra ne sia perfettamente a conoscenza, disquisendone e proponendo suggerimenti, mentre il Consiglio regionale – e quindi tutti i molisani – restano ancora all’oscuro di tutto?». Si riferisce alle dichiarazioni del parlamentare dei 5 Stelle sulle proposte avanzate a commissari e Ministero (fra queste, Cardarelli Dea di I livello con qualche deroga e centrale nelle reti ictus e infarto, elisoccorso). Proposte che a qualcuno sono sembrate anticipazioni. Assurdo, dice Fanelli, «che le istituzioni regionali, che senza il commissariamento sarebbero le legittime depositarie delle funzioni sanitarie, siano ancora – e volutamente – estromesse dalle informazioni sul nuovo Pos 2019-2021, anche in forma di bozza. Mentre, puntualmente, i parlamentari 5 Stelle – esterni alla struttura commissariale e ministeriale – anticipano, commentano, suggeriscono, indirizzano e correggono il tiro sui punti salienti del documento che dovrebbe essere riservato. Ma evidentemente così non è».
I commissari, invitati, non sono andati in Consiglio né prima in commissione sul bilancio, dimostrando – accusa Fanelli – «la poca o nulla considerazione verso l’istituzione che rappresenta i cittadini molisani». Forse preferiscono, adombra questa possibilità, far sondare il terreno ai 5 Stelle. «A che gioco stiamo giocando? Qual è – se esiste – la strategia sottesa alla mancanza di informazioni e alle ripetute fughe dei commissari della sanità».
Chiamato in causa direttamente da Fanelli, che gli ha chiesto di dire ciò che sa sul piano operativo, il deputato pentastellato non tarda a replicare. «Le mie sono proposte alla struttura commissariale», non anticipazioni del piano che è in bozza, precisa. «In queste settimane, come mi auguro abbiano fatto i rappresentanti di tutte le forze politiche, ho raccolto istanze e segnalazioni dal territorio, ma ho anche incontrato tanto i commissari quanto la struttura del Ministero della Salute, come richiede il ruolo che ricopro alla Camera. In sostanza: io non conosco i contenuti del piano, ma conosco le soluzioni che il Monimento 5 Stelle propone da anni e, soprattutto, conosco i suggerimenti di quanti ho incontrato in questi mesi, anche chi non la pensa come me». E conclude: «Spero vivamente saranno i commissari a relazionare nei modi e nei tempi opportuni, fermo restando che, prima di ogni decisione definitiva, ho chiesto loro di rendere partecipi delle scelte, cittadini, operatori del settore e parti politiche».

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