Tre nomi sul tavolo del governatore dell’Abruzzo Marsilio. Il favorito è quello di Roberto Fagnano. L’avvocato a capo dell’Asl di Teramo da cinque anni sta preparando le valigie, scrive la stampa abruzzese. Sarebbe lui, condizionale d’obbligo anche per scaramanzia, il nuovo direttore del dipartimento Sanità della Regione passata al centrodestra qualche mese fa.
Alla guida dell’azienda teramana lo volle l’ex presidente del Pd Luciano D’Alfonso. In Molise era stato dg della Sanità in Regione a lungo, ai tempi del governo Iorio. Nel 2012, la rottura con la giunta dell’ex presidente che fu sconfitto un anno dopo. Con Frattura non è mai scoccata la scintilla, l’architetto scelse Antonio Lastoria, poi Marinella D’Innocenzo. Quando l’attuale dg dell’Asl di Rieti lasciò il Molise, raccontano voci di palazzo, Frattura un pensierino a Fagnano lo aveva fatto. Però poi scelse l’attuale direttore Lolita Gallo.
In Abruzzo Fagnano si è fatto molto apprezzare. Confermato al vertice dell’Asl nel 2017, è pronto per la promozione. Due gli antagonisti di peso: Angelo Muraglia, attuale direttore del dipartimento Welfare, e Alfonso Mascitelli che guida l’agenzia sanitaria regionale. Con Primo Piano, Fagnano resta abbottonato: deciderà la Regione. Di più non aggiunge. Descritto da tutti come favorito, sa che fino all’ultimo momento può accadere di tutto. Venerdì è in calendario una seduta di giunta. Se la nomina non sarà deliberata, se ne parlerà dopo Ferragosto.
Fagnano attende con serenità. Il 16 agosto, intanto, scade l’avviso per l’incarico di direttore generale dell’Asrem, posto che si è liberato all’improvviso. La domanda l’avvocato la farà. Si fa sempre. Come un piano B è sempre necessario. E il ritorno a casa potrebbe non dispiacergli poi così tanto.

r.i.

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