Riorganizzare il sistema regionale dei servizi del lavoro e delle politiche del lavoro, adeguando l’attuale impianto normativo ai contenuti del Job Act. Ma anche riorganizzare i Centri per l’impiego per consentire una loro adeguata risposta all’attuazione delle politiche del lavoro per Anpl e di tutto quanto concerne l’attuazione delle misure inerenti il “reddito di cittadinanza”, in linea con la Commissione regionale tripartita e gli stakeholder del settore dei servizi per il lavoro. Questi gli obiettivi contenuti nella proposta di legge “Organizzazione dei servizi per il lavoro e delle politiche del lavoro nella regione” presentata dai consiglieri dem Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla.
L’iniziativa legislativa punta ad una normativa regionale avanzata in termini di organizzazione dei Servizi per il lavoro, cercando, di concerto, di evitare i cosiddetti ruoli non agiti per arrestare il preoccupante processo di deresponsabilizzazione sul tema “lavoro” in tutte le sue articolazioni e sfaccettature. Tale azione e prevista avvenga tramite il riordinano e l’aggiornamento della normativa già presente.
La proposta di legge, in quest’ottica, prevede che la Regione Molise, al fine di realizzare un sistema integrato dei servizi e delle politiche per il lavoro, della formazione professionale e delle politiche educativo-scolastiche, promuova e coordini iniziative con gli obiettivi di: a) dare attuazione alla strategia regionale per l’occupazione e lo sviluppo; b) favorire il funzionamento della rete regionale dei servizi e delle politiche per il lavoro; c) favorire e sostenere la crescita equilibrata sul territorio del sistema socio-economico regionale, favorendo l’inserimento lavorativo ed incentivando un ordinato sviluppo delle attività produttive anche attraverso la semplificazione delle procedure e delle prassi amministrative e la realizzazione di progetti sperimentali e innovativi; d) favorire i processi di qualificazione professionale dei cittadini e di miglioramento della qualità del lavoro; e) favorire una tempestiva ed efficace attuazione delle politiche attive del lavoro, della formazione professionale, dell’istruzione e dell’educazione.
Si prevede poi che la Regione persegua tali obiettivi avvalendosi della rete dei servizi per le politiche del lavoro fondata sulla cooperazione delle istituzioni territoriali garantendo la concertazione con le parti sociali e favorendo la collaborazione con i soggetti pubblici e privati.
La pdl passa ora alla Commissione competente per l’esame preliminare e l’espressione del parere di rito, per poi giungere all’attenzione del Consiglio regionale per le determinazioni conclusive.

Un Commento

  1. Mara Iapoce scrive:

    Mamma mia, che patetici. Ma non si vergognano? Il PD ha rovinato l’Italia!!!

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