Il prof Conte vede «un buon clima di lavoro».
Lo ha affermato ieri in diretta da Palazzo Chigi con la festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana.
Rispondendo a Gomez, Padellaro e Travaglio, il premier incaricato si è detto «assolutamente convinto che tutti sono disponibili ad accantonare il passato e a concentrarsi su questo importante progetto che riguarda l’intero Paese».
Fissata pure la deadline del governo: «Tra martedì e mercoledì».
Conte ha anche inteso ribadire che definirlo «un presidente del Consiglio 5 stelle è inappropriato. Bisogna attenersi ad alcuni dati di fatto oggettivi. Io non sono iscritto al Movimento 5 stelle, non partecipo alle riunioni del gruppo dirigente politico, non ho mai incontrato i gruppi parlamentari, anzi mi piacerebbe farlo per spiegare il programma. Resta il dato che c’è molta vicinanza, li conosco da tempo, lavoro con il Movimento molto bene e il Movimento mi ha designato come ministro».
«Non sono un premier per tutte le stagioni», ha aggiunto. «L’ho dimostrato con i fatti quando al Senato è stata ritirata la mozione di sfiducia, quindi concretamente mi è stata proposta una rinnovata stagione, l’ho rifiutata. Il tema dei ministri adesso non è la massima premura, in questo momento è il programma. E definendo le linee strategiche chiederò indicazioni in modo da consentirmi di scegliere la migliore squadra».
L’ultimo ostacolo, che a dire il vero sembra anche l’unico, è quello delle ambizioni di Luigi Di Maio. L’ex ministro Dario Franceschini ha proposto con un tweet: «Per una volta #BeppeGrillo è stato convincente. Una sfida così importante per il futuro di tutti non si blocca per un problema di “posti”. Serve generosità. Per riuscire a andare avanti allora cominciamo a eliminare entrambi i posti da vicepremier». Proposta condivisa dal segretario del Pd Nicola Zingaretti.
In politica nulla può essere dato per scontato, ma è sembrata evidente, già nelle ore successive alla mozione di sfiducia presentata dalla Lega, la volontà di proseguire nella legislatura.
Tra domani e dopodomani, dunque, il nuovo governo. Oggi la messa a punto degli ultimi dettagli.
ppm

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