Rousseau dice sì all’accordo con il 79%, via libera al governo giallorosso. Dalle 9 alle 18 di ieri hanno espresso la propria preferenza 79.634 iscritti, su una base di aventi diritto che, alla mezzanotte del 2 settembre 2019, ha raggiunto il numero di 117.194.
I sì sono stati 63.146 (79,3%), i no 16.488 (20,7%).
«Credo che dobbiamo essere molto orgogliosi che tutto il mondo ha aspettato la pronuncia di questi 80mila cittadini italiani su una piattaforma digitale che è unicum al mondo», ha dichiarato Luigi Di Maio in conferenza stampa alla Camera. «Adesso si passa all’ultimo miglio, la squadra di governo che deve lavorare per migliorare la qualità della gente. Non sarà un governo di destra o di sinistra, ma un governo che deve fare le cose giuste». Il capo politico del Movimento ha sottolineato che «in meno di un mese si è risolta una crisi di governo, attraverso un metodo diverso, non nelle segrete stanze, ma con un percorso che viene dal lavoro fatto in questi anni, mettendono in piedi un programma, poi chiedendo un confronto su quel programma al Pd».
«Nelle prossime ore ci dedicheremo a trovare i migliori profili, le migliori energie per realizzare il programma. Nelle prossime ore conoscerete una squadra di governo guidato dal presidente Giuseppe Conte, a cui va il mio grazie, il mio saluto e a cui mi lega una grande amicizia. Con cui abbiamo lavorato bene e a cui riconoscono il ruolo di garante e super partes, che non è un modo per prendere le distanze ma è la sua funzione, il suo ruolo» ha aggiunto Di Maio. La priorità è «una legge di bilancio che dovrà avere al centro i cittadini, l’ambiente. Il nostro obiettivo è realizzare il programma».
Soddisfatto anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti. «Con la chiusura del lavoro programmatico si è fatto un altro passo avanti per un governo di svolta. Ridurre le tasse sul lavoro, sviluppo economico, green economy, rilancio di scuola, università e ricerca, modifica radicale dei decreti sicurezza. Ora andiamo a cambiare l’Italia», così in un post su Facebook.
Dura la reazione su Twitter del leader della Lega Matteo Salvini. «Il governo delle poltrone dura poco, non possono scappare dal voto per sempre. A testa alta, pronti a difendere gli Italiani e a tornare a vincere! Onore e dignità valgono più di 100 ministeri, #maicolPD». E poi in diretta su Facebook: «Sentivo Di Maio in difficoltà. Per essere un presunto vincitore non mi sembra avere il viso e il fisico del vincitore. E poi continuava con i no, hanno detto no al petrolio e a i nuovi termovalorizzatori. Pd e M5s si dicono a vicenda ‘mi fate schifo’, ma l’importante per loro è non andare a votare. Perché se per caso andiamo a votare vince la Lega».
Ultime riunioni fra Conte, le delegazioni dem e dei 5s sulla squadra di governo. Oggi pomeriggio al Quirinale è possibile che ci sia già il giuramento.

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