Consiglio regionale senza rete internet. Per sei giorni (racconta chi ci lavora ma Molise Dati restringe il disservizio a due) la scorsa settimana e ancora martedì e ieri (la società informatica della Regione anche in questo caso spiega che ieri mattina alle 8.30 era tutto risolto).
Sei giorni o due, che una istituzione sia isolata telematicamente dal mondo nel 2019 fa discutere. La causa? Fastweb sta eseguendo lavori di sistemazione della fibra ottica nella zona di via IV Novembre e inavvertitamente sono state tranciate alcune fibre. Può succedere, anche se non dovrebbe perché è richiesta una grande accortezza in questo tipo di opere, fanno notare da Molise Dati.
In pratica dipendenti dei gruppi, delle commissioni e delle segreterie hanno lavorato utilizzando i loro collegamenti telematici. E non senza difficoltà, naturalmente. Il nuovo ‘incidente’ martedì intorno alle 13, in piena seduta di Consiglio. Quando l’attività dei collaboratori dei consiglieri è più frenetica, specialmente nelle sedute più accese, come quella di martedì con la protesta del comitato per Senologia al Veneziale. Tutto bloccato di nuovo. Nella notte, spiegano da Molise Dati che ha avvisato e sollecitato Fastweb, i lavori di ripristino.
La maledizione telematica di Palazzo D’Aimmo non finisce qui. Perché le pec di alcuni consiglieri sarebbero state raggiunte da un virus: quelli classici per i quali dall’indirizzo di Mario Rossi vengono spedite via mail richieste di aiuto, soldi o fatture. Risultato, fra gli altri? Uffici sommersi di mail di risposta o telefonate per sapere cosa stesse accadendo. Un inferno. Non di cristallo, un inferno di fibra.

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