Coglie un dato di estrema verità quando sintetizza: «Credo che vedere realizzati i propri progetti, quelli che si sono avviati e finanziati, sia la più grande soddisfazione per un amministratore».
Michele Iorio, presidente della Regione quando l’Acquedotto molisano centrale fu programmato, racconta la soddisfazione e non nasconde la «vera e propria emozione» nel sapere «che le famiglie di Termoli e di molti comuni del basso Molise potranno godere dell’acqua del Matese».
Il primo ideatore del progetto, rammenta, «è stato Florindo D’Aimmo di cui ricordo le lezioni che ci teneva sulla possibilità di portare acqua pura nel basso Molise e per di più “a caduta”, cioè senza bisogno del sollevamento e delle conseguenti grandi spese per l’energia». Un’aspirazione, dunque, l’Acquedotto, «per il suo grande rilievo strategico», come l’autostrada.
Iorio poi rivendica: «Durante i governi di centrodestra abbiamo avuto la capacità di ottenere i finanziamenti necessari (180 milioni, ndr), abbiamo appaltato l’opera affidandola ad un commissario di grande livello e capacità, l’ingegner Carlea, al quale va il mio più sentito ringraziamento». Quando nel 2013 Iorio lasciò l’incarico di governatore, l’opera era al 50%.
«Oggi che si è giunti a conclusione grazie agli sforzi che abbiamo fatto nel reperire i fondi, sento tutto l’orgoglio di aver operato una scelta giusta che sarà per tutto il basso Molise un vero elemento di sviluppo, di crescita e di attrattività turistica», commenta ancora Iorio. Bere acqua di sorgente a Termoli e negli altri Comuni interessati , per Iorio, è «un passo avanti enorme».

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