Due incontri organizzativi a porte chiuse. Un’eccezione il deputato Jari Colla la fa per le prime dichiarazioni a Primo Piano. Pur non essendo pubblica, né pubblicizzata, la riunione nel capoluogo di regione ieri mattina non è passata del tutto inosservata. La Lega, soprattutto nel giorno delle regionali in Umbria dove la sua candidata alla vigilia era indicata come favorita, è una delle forze politiche che catalizza di più l’attenzione. Anche se non più forza di governo, tuttavia attrattiva per big e meno big della politica anche in Molise.
Era impossibile che la ‘prima’ del commissario nominato da Matteo Salvini al posto di Luigi Mazzuto restasse segreta, dunque. Colla – 44 anni, deputato e brianzolo – accetta quindi di buon grado di rispondere a qualche domanda.
Onorevole, intanto lei è commissario o coordinatore della Lega Molise?
«Beh, al momento commissario… Ho appena ricevuto la nomina da Matteo Salvini, la Lega in Molise ha delle percentuali importanti, anche alle ultime europee abbiamo raggiunto un risultato significativo, adesso abbiamo il compito di strutturare e costruire il partito, radicarlo. Il Molise ha 136 comuni, dobbiamo puntare a essere presenti quanto meno nel maggior numero possibile di centri».
Il passaggio di consegne con Mazzuto ci sarà oggi o è già avvenuto? Vi siete incontrati?
«Con Luigi ci siamo già incontrati, l’ho messo al corrente della nomina. Questo non è un commissariamento punitivo, è una prassi che sta avvenendo in tutte le regioni dove siamo arrivati più di recente, dove siamo presenti da meno tempo. Luigi è stato il primo che ha portato la Lega in Molise, oggi ricopre un incarico importante in Regione, non può seguire entrambe le cose. Era necessario che qualcun altro che seguisse il partito a tempo pieno».
Lei quindi si dedicherà a tempo pieno alla Lega del Molise?
«Verrò in Molise tante volte. Oggi è la prima, abbiamo organizzato due incontri, a Campobasso stamattina e a Isernia oggi pomeriggio, proprio per stare più vicino a tutte le realtà. Partiamo dai due capoluoghi di provincia, poi faremo incontri paese per paese».
Si sarà già fatto un’idea dello stato di salute della maggioranza in Regione. E sa che nell’Assemblea legislativa di fatto oggi la Lega non c’è dopo l’espulsione delle due consigliere elette nel 2018.
«La Lega non è presente in Consiglio ma è presente in giunta. Il mio compito è quello di guardare avanti, di lavorare per crescere e consolidarsi. Quello che è successo nel passato è successo, non possiamo cambiarlo, però – ripeto – con una Lega che in Molise ha delle percentuali molto alte, l’obiettivo è consolidarci e radicarci su tutto il territorio. Al di là di quello che è successo, che non dipende dalla mia volontà, il mio compito è guardare al futuro».
Sa che anche esponenti del centrodestra criticano l’operato dell’assessore Mazzuto? Lo fanno anche durante le sedute, pubblicamente. Lei come lo giudica?
«Vedremo, valuteremo nel futuro. Sicuramente in questo momento la posizione di Mazzuto in assessorato non è assolutamente in discussione. Il nostro, lo ribadisco, non è commissariamento punitivo nei confronti di nessuno, anzi è proprio per far lavorare la Lega al meglio e anche per permettere a Luigi di poter dedicare il 100% del suo tempo all’assessorato».
Esponenti importanti del centrodestra molisano, che hanno ruoli importanti, secondo voci mai smentite si sono avvicinati molto alla Lega e avrebbero incontrato anche Salvini per entrare nel Carroccio. Mi riferisco al presidente del Consiglio regionale Micone, per esempio, o al capogruppo dei Popolari per l’Italia Di Lucente.
«Guardi, io da queste persone non sono stato contattato. So che c’è interesse nei confronti del nostro movimento. Sono tante le persone che si stanno avvicinando non solo in Molise, in tutta Italia. Sia persone nuove, che non hanno avuto altre esperienze politiche, sia persone che provengono o da liste civiche o da altre esperienze ma che magari sono rimaste deluse dalla gestione dei partiti tradizionali. Sicuramente il mio compito sarà anche quello di valutare caso per caso. Ovviamente non apriremo le porte a tutti in maniera indiscriminata, questo mi sembra evidente, anche perché il passato delle persone non si può nascondere. Dobbiamo mantenere una certa coerenza e anche le persone devono mantenere una certa coerenza all’interno del loro percorso, quindi se condivideranno una serie di valori e una serie di punti fissi le porte della Lega per molti saranno aperte. Per molti ma non per tutti».
rita iacobucci

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