Maria Virginia Scafarto, 62 anni, fino a inizio agosto direttore sanitario dell’Asl Napoli 2 Nord (Frattamaggiore) e dipendente dell’Asl Napoli 3, è il commissario straordinario dell’Asrem fino al 31 dicembre 2019. La nomina ieri pomeriggio nella seduta di giunta che si è svolta in videoconferenza perché il presidente Donato Toma e l’assessore Nicola Cavaliere sono negli Stati Uniti.
Salernitana di Scafati, la manager ha una lunga carriera alle spalle. Il primo incarico di rilievo, che la portò sulle colonne di Repubblica, nel 2004: direttore sanitario del nuovo policlinico (l’azienda ospedaliera Federico II).
Il suo è uno dei due nomi indicati al governatore dall’ex dg di via Petrella Gennaro Sosto. A lui aveva pensato in prima battuta Toma. Nonostante da più parti fosse stato avanzato il sospetto di incompatibilità fra i due ruoli: Sosto dirige, da settembre scorso, la Napoli 3 e il ritorno, anche se per due mesi al massimo e con una prestazione ‘flessibile’, al vertice dell’azienda che ha lasciato da poco ha fatto storcere più di qualche naso.
Poche ore dopo la proposta di nomina, comunque, è stato il manager a stoppare le polemiche: ha inviato una nota al presidente Toma per dire ‘grazie no’, motivando la sua scelta con un carico di lavoro che non riuscirebbe a conciliare con un mandato seppure a tempo a Campobasso. Al governatore che lo aveva confermato a maggio e lo avrebbe voluto per la transizione ha indicato i nomi di due colleghi, idonei perché iscritti all’elenco nazionale dei dg e che avrebbero potuto dare maggiore disponibilità. Uno dei due in forze all’Asl Napoli 3 diretta proprio da Sosto da settembre? Così era trapelato. E così è.
L’esecutivo di Palazzo Vitale, spiega Toma a Primo Piano, ha valutato anche molti altri nomi, non solo i due indicati dall’ingegnere e sui quali sono stati chiesti altri riscontri e referenze. Conferma, però, che dei consigli dell’ex dg si fida e che comunque c’era poco tempo a disposizione per uno scouting più prolungato. Come pure respinge ancora l’ipotesi che Sosto fosse incompatibile: «E non comprendo affatto l’attacco del Pd isernino. Io ho confermato l’ingegnere con convinzione, lo rifarei. Però era stato nominato dal Pd… Davvero, anche nel merito, non capisco le loro critiche».
In via Petrella, dove nelle ore scorse il clima era assai surriscaldato perché la reggenza di Lucchetti è scaduta due giorni fa, «la continuità aziendale è assicurata», garantisce Toma.
Intanto, da oggi la Fondazione Giovanni Paolo II assume la denominazione di Gemelli Molise Spa. Si chiude così il percorso avviato nel 2018 che ha portato il centro di Campobasso nel perimetro dell’offerta clinico-assistenziale del Policlinico.
Le buone pratiche cliniche, assistenziali e gestionali sviluppate dal Gemelli – fanno sapere dalla ex Fondazione – diventano modelli per tutte le strutture ospedaliere collegate. Al personale, inoltre, sarà applicato unnuovo contratto collettivo di lavoro sviluppato in linea con i principi ed i valori caratterizzanti della Fondazione Policlinico.
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