Fratelli d’Italia ne chiede l’audizione in Antimafia. E le parole del gip di Sciacca Alberto Davico, che nel confermare il carcere per Antonello Nicosia parla di grave inconsapevolezza o connivenza, hanno dato forza alla polemica politica e alle richieste di chiarimento da parte della deputata molisana Giuseppina Occhionero.
Come è possibile che si sia fatta utilizzare da un collaboratore, di cui ha scoperto qualche mese dopo l’avvio del contratto che aveva mentito sul curriculum e non solo e che è finito in cella per associazione mafiosa. Sono in tanti a chiedere all’esponente di Italia Viva di spiegare.
Secondo i pm della Dda di Palermo, Nicosia ha approfittato del contratto da assistente di Occhionero per entrare nelle carceri e incontrare liberamente – al seguito di una parlamentare – boss e affiliati, fedelissimi del superlatitante Messina Denaro.
Occhionero, che non è indagata, è stata ascoltata il giorno dopo gli arresti. Ha spiegato di aver sbagliato a fidarsi e chiarito la sua posizione.
Fonti a lei vicine riferiscono che non si sottrarrà neanche con gli organi di stampa, quindi con i cittadini e gli elettori, a dare spiegazioni su quanto avvenuto. E se ci sarà occasione in Aula, alla Camera, farà lo stesso. Attenderà, comunque, la chiusura delle indagini per rispetto della magistratura. Intende, comunque, aspettare che sia definita la fase delle indagini preliminari, per rispetto dell’attività ancora in corso della magistratura penale siciliana. Per il resto, è pronta a fare luce pubblicamente sulla vicenda. Di cui, evidentemente, non le sfugge la portata né le richieste di dimissioni arrivate anche dal Molise.

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