Un gruppo di precari della Regione è passato dalle parole ai fatti e ha dato mandato a un avvocato per impugnare le procedure di concorso per 28 funzionari amministrativi bandite dalla Regione.
Cavalca l’argomento il gruppo Pd di Palazzo D’Aimmo dopo che le mozioni presentate e discusse sui dipendenti dei Centri per l’impiego, su quelli delle Comunità Montane in perenne liquidazione, sui precari dell’Agenzia di Protezione Civile e sulla valorizzazione dei precari storici sono state respinte. Il conto è finito 9 a 9, «anche grazie alle assenze in aula», il che «ha permesso al presidente Toma e alla sua – ormai liquida – maggioranza di evitare il confronto su proposte puntuali, percorribili, utili a fornire le necessarie risposte a migliaia di lavoratori e alle loro famiglie», evidenzia la capogruppo dem Micaela Fanelli.
Che sollecita ancora risposte sulla legge in materia di formazione professionale, approvata lunedì.
«Abbiamo chiesto dove fossero le indispensabili coperture finanziarie, che nessuno ha saputo indicarci. Perché, semplicemente, non ci sono, con il rischio di vanificare una legge attesa da anni», ancora Fanelli. Infine assicura: «Non getteremo la spugna, continueremo a vigilare nell’attesa dell’esito dei primi ricorsi già depositati, pretendendo maggiore trasparenza e rispetto delle leggi e delle persone, alzando muri contro l’alterigia improduttiva di questa maggioranza di centrodestra, continuando ad offrire soluzioni in punto di opportunità e legalità».

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