Le comunicazioni del presidente Micone ‘gelano’ l’aula di Palazzo D’Aimmo che ieri ha ospitato i rappresentanti dei comitati che declinano, sul territorio, la madre di tutte le battaglie: la sanità regionale. «Per consentire un confronto massimamente informato, ho chiesto ai Commissari di avere copia del piano operativo da distribuire ai partecipanti all’incontro. Questa mattina (ieri per chi legge ndr), ho ricevuto una telefonata dal sub commissario Grossi la quale mi ha informato che l’atto non può essere diffuso in quanto in via di definizione e comunque posto all’attenzione dei Ministeri competenti». Brusio in aula, quelle 110 pagine, ormai circolanti da giorni, sono state lette, vagliate, persino osservate dall’Ordine dei Medici che, con una nota inviata all’attenzione del Mef e del Ministero della Salute e giocando d’anticipo, ha messo nero su bianco le criticità rilevate prima che fosse troppo tardi. Niente piano operativo, quindi. Anche se è un documento ormai virale. Ieri mattina le istanze dei territori sono state protagoniste della seduta della Quarta Commissione consiliare che ha audito comitati e Ordini professionali per ‘prendere nota’ delle criticità da portare all’attenzione della struttura commissariale che il 10 dicembre sarà ‘ospite’ dell’Aula consiliare per un incontro con i consiglieri regionali. Audizione alla quale potranno partecipare anche gli organi di informazione, i rappresentanti dei comitati e gli Ordini dei medici. Un segnale di apertura e di attenzione «per dimostrare la volontà dell’Assemblea e dei suoi componenti – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale – di svolgere questa attività di ascolto dei commissari con la massima trasparenza e condivisione possibile, dovendo discutere di una tematica, come quella della strutturazione del sistema sanitario, che interessa tutti i cittadini molisani, oltre che il futuro dell’intera regione». Istanze territoriali che si fondano sulla nuova mappa della sanità regionale, quella scritta nel piano ‘segreto’ di cui non si potrà avere copia sebbene ce l’abbiano tutti. La domanda sorge spontanea: se i commissari Giustini e Grossi non potranno portare all’attenzione del Consiglio regionale e degli stakeholder il documento con il quale si pianifica il modello di sanità regionale dei prossimi tre anni, quali saranno gli argomenti da trattare? Forse gli esiti del tavolo tecnico? A quali domande potranno rispondere i commissari, sempre che ne esistano non coperte dal ‘segreto di Pulcinella’ visto che, dall’altro ieri, la copia pdf, girata sulle chat, è anche online sul sito dell’Ordine dei medici di Isernia?

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.