Prende spunto dal cartello affisso all’ingresso di uno dei cantieri della ‘metropolitana leggera’. «Personale al completo», avverte la ditta di Napoli che si è aggiudicata due dei tre appalti per la modernizzazione della tratta ‘Matrice-Bojano’, un’opera da 23,5 milioni.
Il consigliere regionale di Sinistra italiana Michele Petraroia riaccende i riflettori sulla situazione drammatica che vive il comparto dell’edilizia in Molise.
«Degli altri 67,5 milioni di euro appaltati e consegnati alle imprese aggiudicatarie tra giugno e settembre 2016 non si hanno notizie se i cantieri sono stati avviati e se i lavoratori edili del Molise sono stati assunti o meno», dice l’ex assessore. Dal 2008 al 2015 – questi i dati che ha riassunto nella mozione presentata in Consiglio – gli addetti del settore si sono dimezzati e 700 imprese su 1.800 hanno chiuso i battenti. «Se il presidente del Consiglio regionale e la Conferenza dei capigruppo pianificheranno delle sessioni più ravvicinate delle sedute consiliari sarà possibile discutere della crisi dell’edilizia e chiedere alla giunta le motivazioni sul mancato rispetto del protocollo d’intesa sottoscritto il 29 marzo 2016 con l’Ance e le organizzazioni sindacali di categoria Fillea, Filca e Feneal», aggiunge.
A denunciare l’impasse del comitato permanente sulla crisi delle costruzioni, qualche giorno fa, il presidente dell’Ance Uliano.
«È oggettivamente anomalo – gli dà manforte Petraroia – che la Regione Molise non abbia individuato un proprio funzionario da nominare nel giro di un anno nel comitato tecnico riportato nel protocollo d’intesa del 29 marzo 2016 e che resti inerme al cospetto di gare al ribasso vinte da imprese esterne che arrivano in Molise con il proprio personale e non assumono nemmeno un disoccupato che fosse uno.
Le istituzioni – conclude – hanno il dovere di sostenere il tessuto produttivo locale nel rispetto delle leggi e valorizzando il dialogo sociale e gli strumenti della bilateralità e della concertazione. Non farlo penalizza il Molise, danneggia le nostre imprese e lascia a casa i disoccupati edili molisani».

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