Il Molise, sempre un passo indietro. Legge i dati della spesa dei fondi Ue 2007-2013 rendicontata al 31 dicembre 2016 – dati della Ragioneria dello Stato elaborati dal sindacato a livello nazionale – la segretaria della Uil Molise Tecla Boccardo e commenta così. I pagamenti rendicontati in totale ammontano al 103,8% del totale delle risorse a disposizione. Ma ci sono anche 14 programmi (su 52) che non hanno ancora rendicontato tutto.  Ci sono infatti ancora 14 programmi (6 nazionali e 8 regionali) su 52 che non hanno ancora rendicontato tutte le risorse a disposizione. «Fra questi ecco il Molise, indietro nella rendicontazione sia del Fse che del Fesr. Avevamo a disposizione 244.427.632 di euro, ne abbiamo rendicontato 234.918.479: il 96,1 %. In fatto di percentuali, peggio di noi fa soltanto la Sicilia. Come se da noi non servissero azioni che fanno capo al Fse, da finanziare con soldi comunitari, per l’occupazione, istruzione e formazione, oppure necessità di investimenti, per cui si utilizza il Fesr, per incentivi alle imprese, ricerca e innovazione, infrastrutture, agenda digitale, energia». Il termine è scaduto il 31 marzo. Per sapere se in Regione abbiano completato il lavoro di documentazione a Bruxelles e se l’Ue avrà ritenuto le spese ammissibili bisognerà aspettare giugno. «Va certamente riconosciuto – conclude Boccardo – il lavoro svolto negli ultimi tempi per cercare di recuperare una situazione drammatica di dispersione di opportunità che per anni è andata avanti. Il punto, però, è proprio questo: è stata fatta una corsa disperata e a perdifiato per evitare di perdere risorse senza centrare gli obiettivi dal punto di vista qualitativo, che rischiano di essere deludenti per lo sviluppo e il benessere delle aree più deboli del Paese, fra le quali il Molise va certamente ascritto. Se ci fosse stata una programmazione coordinata, lungimirante e condivisa (con il sindacato e le altre parti sociali), probabilmente staremmo commentando un’altra storia».

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