Contestata e avversata, tanto da essere diventata la causa di rotture insanabili in maggioranza, la norma che istituisce l’Egam ha passato indenne il vaglio del Consiglio dei ministri.
Esaminato dal ministero degli Affari regionali guidato da Enrico Costa, sul testo della legge regionale 4/2017 del Molise il giudizio è stato positivo.
Ieri in Cdm l’ufficialità della non impugnativa. L’ente di governo dell’ambito molisano, punto chiave della gestione unica del servizio idrico integrato, è costituito dai Comuni della regione. Saranno loro a scegliere il gestore. Gli avversari di questo modello, una ventina le amministrazioni comunali che l’hanno contestato anche al Tar (perché la costituzione di Egam era stata inizialmente deliberata con provvedimento della giunta Frattura) e hanno vinto perché i giudici amministrativi hanno stabilito che c’è bisogno di un provvedimento normativo (la legge 4 appunto), hanno denunciato il rischio privatizzazione per l’acqua. Rischio respinto categoricamente dal governo Frattura.
Fra le altre disposizioni, la legge prevede che Molise Acque – modificata nella sua forma giuridica – possa partecipare insieme ai Comuni a una società che gestisca l’intero ciclo, dalla captazione e grande adduzione alla distribuzione dell’acqua nelle case dei cittadini. Gestore unico, comunque, e tariffa unica. Altro allarme sollevato da chi ha votato contro la legge – le minoranze e, fra i banchi del centrosinistra, Petraroia, Niro, Scarabeo e Totaro – quello dell’aumento del costo a carico degli utenti. Ci sarà di sicuro un livellamento, visto che oggi le tariffe sono differenti.
Chi ha votato contro la norma ha pure adombrato o ufficialmente denunciato vizi di incostituzionalità. Per il governo Gentiloni non ve ne sono. Ma non è escluso che possano essere presentati ricorsi.
Naturalmente soddisfatti del visto di Palazzo Chigi il presidente Paolo Frattura e l’assessore Pierpaolo Nagni: «Non possiamo che esprimere profonda soddisfazione per il parere positivo espresso su una norma tesa a riqualificare il nostro servizio idrico e scritta bene, come ci riconosce il governo: nessun vizio. Non hanno trovato conferma tutte le voci confuse, che, tra slogan e ricorsi, per mesi hanno agitato lo spauracchio di sonore bocciature dell’Egam assieme a quello della privatizzazione dell’acqua. La legge che abbiamo approvato lo scorso aprile può finalmente diventare operativa senza il timore di battute di arresto. L’istituzione dell’Egam, che garantirà una gestione migliore della nostra acqua, ci consentirà di offrire in tutti i comuni molisani lo stesso servizio con le stesse tariffe per tutti i cittadini. Ed è, questo, il traguardo giusto cui tutti dovremmo tendere, quando parliamo di bene pubblico».

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