La legge elettorale e l’agenda del Consiglio regionale di oggi. Questi i temi all’ordine del giorno della riunione di maggioranza che si è svolta ieri pomeriggio.
In Aula, dopo un rapido passaggio in Commissione, approda stamane il provvedimento che consentirà alla Gam di versare la quota del Tfr per i suoi circa 280 dipendenti in cassa integrazione straordinaria. La società, in concordato preventivo, non può sostenerne il costo. Si tratta di oltre mezzo milione di euro. La Regione, queste le prime indicazioni sul provvedimento, autorizzerà Finmolise all’anticipazione. Il contributo riguarda la cassa straordinaria dell’anno in corso, non l’eventuale proroga per un altro anno, per la cui concessione c’è bisogno di un provvedimento (anche non normativo) del governo nazionale.
Quanto alla legge elettorale, dopo il primo giro di tavolo da cui emerse qualche settimana fa che nello schieramento che sostiene il governatore Frattura sono tutti d’accordo sull’eliminazione di voto disgiunto e listino, ieri qualche passo avanti sarebbe stato fatto. Resta il dibattito sul numero di collegi e sulle soglie di sbarramento, oltre che sulla declinazione locale della legge sulla parità di genere. Ma i fiduciosi in maggioranza aumentano: più di qualcuno comincia a credere che stavolta la riforma si farà.
Al primo punto dell’odg del Consiglio c’è l’elezione del Garante dei diritti della persona. In questo caso l’ottimismo scema: tra le fila del centrosinistra in tanti ritengono sia complicato che si elegga oggi. Secondo punto, e questo invece dovrebbe essere affrontato, il piano energetico.

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