Un anno fa la manifestazione a Macchia Valfortore dove i governatori di Molise e Puglia, Frattura ed Emiliano, condivisero l’obiettivo di valorizzare l’invaso di Occhito. Ma senza adesione alla “Carta nazionale dei contratti di fiume”, evidenzia Legambiente, non sarà possibile utilizzare questi strumenti per lo sviluppo dell’area.
«L’adesione alla Carta nazionale dei contratti di fiume attraverso una delibera di giunta (che la nostra associazione chiede da molto tempo ormai) permetterebbe di avviare una seria politica di gestione dei corsi fluviali molisani – sottolinea l’associazione –, tramite uno strumento che comporti riqualificazione partecipata dei bacini idrografici, integralmente intesi, andando, anche e soprattutto, ad incidere sul controllo degli scarichi non depurati, male che attanaglia le foci dei fiumi molisani, come abbiamo ancora una volta evidenziato in occasione del passaggio della Goletta Verde».
Chiamato in causa direttamente, come interlocutore per rinnovare la richiesta di adesione alla Carta, l’assessore Pierpaolo Nagni raccoglie la sollecitazione e dichiara: «Stiamo predisponendo gli atti necessari per deliberare a riguardo così da rispettare le varie direttive europee sulle acque e sulle alluvioni. Non appena sarà concluso l’iter amministrativo anche la nostra Regione disporrà di un fondamentale strumento di programmazione che regolamenterà l’uso delle acque, la pianificazione territoriale e, ovviamente, la tutela dell’ambiente».

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