Diffondere la cultura sulla gestione dell’emergenza e in particolare le conoscenze teoriche e le abilità pratiche per l’esecuzione di manovre rianimatorie di base anche con l’ausilio del defibrillatore.

Questo l’obiettivo alla base del convegno accreditato ECM per medici e infermieri ‘Arrestp cardiaco, siamo pronti a trattarlo fuori dall’opedale’ svolto quest’oggi presso l’aula Crucitti della Fondazione ‘Giovanni Paolo II’ di Campobasso.

Nell’introdurre i lavori il direttore generale Gianfranco Rastelli ha sottolineato che la Fondazione promuove a diversi livelli incontri di alta formazione  in linea con le proprie finalità istituzionali.

Ad organizzare l’evento il dipartimento di anestesia, terapia intensiva e medicina del dolore diretto dalla professoressa Cynthia Barilaro. Presenti in sala sia sanitari che operatori ‘laici’.

Per loro c’è stata l’opportunità di riconoscere e trattare un arresto cardiaco anche tramite l’utilizzo di manichini per esercitazione con il defibrillatore semiautomatico esterno (Dae) e il massaggiatore automatico (Autopulse). Una sessione è stata dedicata alla rianimazione pediatrica e alle manovre di disostruzione delle vie aeree. L’incontro si è concluso  con alcuni cenni sugli aspetti giuridici della rianimazione extraospedaliera.

Il Convegno,  patrocinato dall’Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso e dalla Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva, ha visto la partecipazione del professor Massimo Massetti, direttore di Cardiochirurgia al Policlinico Universitario Gemelli di Roma, che nella sua lectio magistralis ha parlato di nuovi scenari e tecnologie avanzate nel trattamento dell’arresto cardiaco.

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