Il cancro oggi fa meno paura, ma il 64% dei pazienti si sente ancora discriminato. Per superare la malattia, fondamentale è però la comunicazione: l’81% dei malati ritiene ad esempio che la scrittura sia una forma di terapia e per il 78% il dialogo con il medico è efficace. È il quadro che emerge dal sondaggio su 150 pazienti condotto dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e presentato oggi al ministero della Salute con l’intervento del ministro Beatrice Lorenzin.

Proprio alla medicina narrativa è dedicata Si può vincere, una nuova rubrica del canaleSalute&Benessere di ansa.it (www.ansa.it/saluteebenessere), realizzata in collaborazione con Aiom e presentata oggi al ministero.

Per l’83% dei pazienti, dunque, il cancro fa meno paura grazie a terapie sempre più efficaci. Non tutte le barriere sono però superate: il 64% ritiene di essere discriminato e che vi sia uno stigma a livello sociale e lavorativo. Ma la scrittura può aiutare contro i pregiudizi, fino a rappresentare una vera terapia per l’81% dei malati. Il 78% dei pazienti giudica inoltre positivamente il dialogo con l’oncologo. Una relazione di fiducia importante, visto che il 68% dei malati ha acquisito maggiore consapevolezza su temi come le terapie, la gestione dei disturbi o il disagio psicologico. Nel 2015 in Italia sono state stimate 363.300 nuove diagnosi: “Sempre più pazienti – spiega Carmine Pinto, presidente Aiom – manifestano la necessità di conoscere le storie di chi ha vissuto la stessa esperienza. Dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti perché questi cittadini siano consapevoli di dover affrontare una battaglia dura ma che possono vincere. Oggi infatti il 60% delle persone colpite si lascia la malattia alle spalle’’.

Si può vincere è una “rubrica di servizio – sottolinea il direttore dell’Ansa, Luigi Contu – e al servizio di quanti con la loro storia possono essere di aiuto ad altri pazienti, venendo incontro al bisogno crescente dei lettori di trovare notizie rigorose, accurate ma pure di sostegno”.

Al Ministero è stato presentato anche il libro di Giacomo Perini, Non siamo immuni (Intermedia Editore). Una storia di malattia, a soli 18 anni, testimonianza di forza nel vincere questa battaglia.

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