“Occorre con ogni sforzo evitare che l’accordo approvato dalla Conferenza Stato-Regioni decada. Diversamente il Molise perderebbe anche la fiducia che le altre Regioni le hanno accordato, assegnando al Molise, per il prossimo triennio, 78 milioni di euro del fondo di solidarietà per consentire entro il 2018 di raggiungere l’equilibrio di gestione nella sanità. In caso di decadenza dell’accordo non resta che certificare il “fallimento” non solo dell’attuale classe dirigente ma della Regione Molise”: parole dure quelle del comitato San Timoteo.

“Arrivati – dice il comitato – al giro di boa, è auspicabile che l’intera programmazione sanitaria regionale non sia messa a rischio “sfascio”, se pure importante, dalla definizione del rapporto Cardarelli-Fondazione”. Il tema sanità torna al centro dell’attenzione. Il comitato ha chiesto un incontro in Regione per parlare del futuro dell’ospedale termolese alla luce della riconversione di quello di Larino: “E’ occasione anche per ribadire che l’Ospedale “San Timoteo” è struttura di “frontiera”, quindi strategica per la mobilità, può ridurre il flusso dei molisani verso le strutture extraregionali e nel contempo essere attrattivo per cittadini extraregionali. Ciò farà crescere la mobilità attiva e diminuire quella passiva, riducendo il disavanzo di gestione. Riteniamo per l’Ospedale al “S. Timoteo”, quantomeno, di conservare e potenziare tutte le attuali specialità presenti, la nomina dei responsabili delle U.O.C., e che le specialità previste come U.O.S abbiano autonomia gestionale, con ruolo e funzione dipartimentale. La riconversione del “Vietri” in Ospedale di Comunità, comporta l’impossibilità in futuro di eseguire ricoveri, quindi si chiede con forza il trasferimento di Oculistica al “San Timoteo”, dove potrà trovare giusta collocazione nella piattaforma chirurgica, con dedicata camera operatoria, unitamente al reparto di Otorino”.

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