E’ stato pubblicato l’atto aziendale che dà il via libera al riordino della sanità in Molise. Sono tre gli ospedali che restano tali (Campobasso, Termoli e Isernia – Agnone è ospedale di area disagiata), mentre per quelli di Venafro e Larino si procede con la riconversione a strutture di comunità. La novità più interessante è legata al personale e ai concorsi da bandire, dopo anni di blocco del turn-over.

I concorsi.  L’Asrem ha previsto, nella dotazione complessiva, una previsione di fabbisogno di personale per la rete ospedaliera pari a 2.243 persone: 538 medici, 1.117 infermieri, 337 operatori sociosanitari (Oss), 40 biologi, 8 farmacisti, 26 ostetriche, 21 fisioterapisti, 156 tecnici sanitari e 8 dietisti.

L’assistenza.  Un Dea di primo livello, il Cardarelli di Campobasso, che funge da ‘hub’, il centro della rete, e i due ‘rami’ sul territorio: San Timoteo di Termoli e Veneziale di Isernia. Il Caracciolo di Agnone ospedale di area disagiata. Poi ci sono le strutture accreditate: Villa Maria a Campobasso, Villa Esther a Bojano, la Gea Medica di Isernia, il Neuromed a Pozzilli e la Fondazione Giovanni Paolo II a Campobasso.

Tutti i particolari nell’edizione in edicola oggi di Primo Piano Molise.

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