La nuova strategia comunicativa dell’Asrem piace a Cittadinanzattiva. Soprattutto il nuovo sito aziendale. L’esigenza di un portale al passo coi tempi era davvero ormai universalmente riconosciuta.
Informazione indispensabile: è cambiato il dominio. Per accedere al sito dell’azienda sanitaria regionale ora bisogna digitare: www.asrem.gov.it.
Uno strumento «facilmente fruibile», come era «richiesto già da diversi anni», rileva Cittadinanzattiva, che «può ora funzionare realmente come contenitore di informazioni utili per il cittadino e per questo ci auguriamo che venga presto implementato con una sezione dove poter trovare risposte agli argomenti di maggior interesse per i fruitori dei servizi. L’auspicio è che questo sia il primo passo verso una reale campagna di comunicazione con i cittadini, attuata attraverso il potenziamento dell’Ufficio relazioni con il pubblico su tutto il territorio regionale per dare un effettivo riscontro alle segnalazioni dei cittadini/pazienti. La speranza è quindi che presto venga riaperto lo sportello dell’Urp presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso e l’ospedale Veneziale di Isernia, indicati nelle pagine del sito ma di fatto chiusi da diversi mesi».
L’associazione, inoltre, esprime apprezzamento anche alle prime iniziative del presidente della Regione che «ha individuato la problematica delle liste di attesa tra i principali argomenti da risolvere attraverso un nuovo software in grado di mettere in rete tutti gli erogatori del servizio sanitario regionale; l’attivazione del nuovo sistema, da attuare il prima possibile, può attenuare le problematiche e le incombenze segnalate dagli utenti.
Le liste di attesa sono infatti il principale problema per cui i cittadini si rivolgono alla rete del Tribunale per i diritti del malato, e una sinergia nell’affrontare il problema a livello regionale e nazionale, quale priorità indicata anche dal nuovo ministro della Salute attraverso una circolare inviata a tutte le regioni, è un’ottima notizia per garantire il diritto alla salute e costituisce la base per la messa in atto di misure di miglioramento in attesa dell’approvazione del “nuovo Piano nazionale di governo dei tempi di attesa e dell’intramoenia».

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