L’Asrem ha approvato il progetto definitivo e quello di fattibilità tecnico-economica per la Stroke unit al quinto piano del Cardarelli. Dunque, a breve partiranno i lavori.
Elaborato dall’architetto Alessandro Izzi, incaricato a luglio all’esito della procedura negoziata indetta dall’azienda sanitaria, il progetto comporta una spesa pari a 1,2 milioni di euro (i fondi necessari sono stati attivati dalla Regione nell’ambito delle risorse Fsc 2014-2020) e non consiste in una semplice manutenzione bensì in una «completa ristrutturazione dell’esistente in termini impiantistici (impianto di ossigeno e vuoto, impianti elettrici e speciali, impianti di climatizzazione ed aria primaria) e distributivi, per tenere in conto dei requisiti previsti dal decreto del commissario ad acta 36/2017 oltre che di quelli necessari per l’accreditamento, ed in termini di finiture con utilizzo di materiali a norma ai fini igienici e di prevenzione incendi».
Scorrendo il provvedimento firmato dal dg Gennaro Sosto e dai direttori sanitario e amministrativo dell’azienda Antonio Lucchetti e Antonio Forciniti, si ripercorrono le tappe che hanno portato al finanziamento da parte della Regione, illustrato poco più di un mese fa dal governatore Donato Toma, dell’attivazione al Cardarelli di sei posti letto per la stroke unit, altrettanti per il reparto di Neurologia e due di day hospital. L’intervento è previsto dal protocollo per la realizzazione dell’area ‘funzionale omogenea assistenziale di pertinenza internistica e per intensità di cure’ approvato con provvedimento della direzione Asrem a maggio del 2017 e interessa la parte dell’ospedale che ospitava gli ex reparti di Oculistica e Neurochirurgia.
Dopo la prima ipotesi progettuale del professionista incaricato, a fine settembre l’azienda di via Petrella ha chiesto alla Regione i fondi per il nuovo reparto di Neurologia e Stroke unit e la giunta Toma ha provveduto.
Possono quindi partire i lavori, ultimati i quali il reparto dovrà essere tecnicamente attivato, accreditato. Allora servirà il commissario? Be, comunque un po’ di tempo passerà…
r.i.

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