Nel 2019, circa 600 fra stabilizzazioni di chi è già in servizio negli ospedali e nelle strutture molisane e nuove assunzioni. Nel 2020, altri 150. Numeri che si aggiungono ai 90 che coprono il fabbisogno 2018.
Sono le previsioni del piano triennale del fabbisogno dell’Asrem, approvato ieri con decreto del commissario della sanità Angelo Giustini. Il provvedimento, firmato anche dalla sub Ida Grossi, stabilisce che i concorsi che dovranno essere emanati dall’azienda sanitaria dovranno essere inviate alla Regione prima dell’adozione e avverte che l’impianto potrebbe subire modifiche all’esito del varo del nuovo piano operativo 2019-201. C’è un anno di disallineamento, infatti, fra le due programmazioni: il piano assunzionale Asrem ha valenza 2018-2020 (facendo seguito a quello tuttora in corso), mentre la programmazione dei servizi che tocca a Giustini e Grossi elaborare è 2019-2021.
Al netto dell’avvertenza, comunque, i commissari validano il documento che l’azienda di via Petrella ha discusso coi sindacati. Molte le richieste migliorative e qualche dissenso netto, durante e a margine degli incontri. perché i numeri sono molto condizionati dai vincoli di bilancio, essendo la sanità ancora commissariata. E dei numeri previsti, tanti sono medici, infermieri e operatori già in dotazione, mentre per il miglioramento del servizio agli utenti servirebbe personale aggiuntivo a quello che c’è. Però alla fine il piano l’hanno firmato tutti.
Prioritariamente, si porterà a termine le procedure già avviate (concorsi e mobilità). Poi, quindi, soprattutto nel 2019 si farà ricorso anche alle stabilizzazioni della Madia. Dopo l’ok dei commissari, l’atto torna all’Asrem per l’adozione definitiva.
Giustini ha rispettato, inoltre, il cronoprogramma che si era dato in uno dei primi decreti da commissario ad acta: ha approvato e pubblicato ieri le linee guida per la regolamentazione dei rapporti con le associazioni di volontariato per il servizio di 118. Servizio assegnato dall’Asrem in convenzione, per cui sarà importante leggere il regolamento che l’azienda deve predisporre – sempre in base al cronoprogramma – entro il 28 febbraio. Una novità rispetto all’assetto attuale sarà rappresentata dall’applicazione del nuovo codice del terzo settore che impone un tetto ai rimborsi per i volontari (al massimo 10 euro al giorno e 150 al mese). Elemento che ha messo in subbuglio l’ambiente, secondo alcune organizzazioni (sono oltre 10 quelle coinvolte) gestire le postazioni non sarebbe più sostenibile. Ma si tratta, appunto, di volontariato. Le linee guida dei commissari ammettono le compartecipazioni in forma associata. E danno le direttive per i controlli, che l’Asrem è tenuta a esercitare con cadenza annuale su tutto il sistema dei trasporti sanitari regionali: nei luoghi e sui mezzi per accertare il mantenimento dei requisiti per l’assegnazione previsti dalle leggi di settore.
Il decreto di ieri è il primo passo. Con il regolamento inizierà la fase più complicata, che dovrà concludersi entro i successivi 45 giorni con le nuove convenzioni che sostituiranno quelle al momento ancora prorogate per garantire la continuità del servizio di 118.
ritai

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