Il prossimo passo, l’avviso per le manifestazioni di interesse. Ieri, infatti, l’Asrem ha approvato il regolamento per la disciplina dei rapporti con le organizzazioni di volontariato e la Croce Rossa per il servizio di 118. Dopodomani a Palazzo Vitale il confronto fra i commissari Giustini e Grossi, i vertici dell’azienda sanitaria e le associazioni che attualmente sono impiegate nelle 16 postazioni.
Il regolamento, è il commento del direttore generale Gennaro Sosto, «è in linea con le norme del Terzo settore. Applichiamo leggi nazionali e ci allineiamo con quanto fatto in altre Regioni. Non c’è nulla di diverso dallo standard nazionale».
Confermate le indiscrezioni: i costi rimborsabili alle Onlus vanno dall’acquisto di ambulanze e auto mediche all’assicurazione e alla manutenzione dei messi, dal carburante alle pratiche auto, dal personale dipendente e volontario alle assicurazioni per i volontari e alle divise.
Ci sono alcune novità, rispetto all’attuale sistema di convenzionamento (che a grandi linee è rimasto quello dell’avvio del servizio negli anni ’90 con ritocchi economici alle quote rimborsabili). A partire dal riconoscimento della remunerazione del personale dipendente: l’associazione potrà utilizzarlo al massimo entro il limite del 50% del numero di volontari impiegati in una postazione. Ma è intanto un incentivo alle assunzioni. E compensa, almeno in parte, il tetto ai rimborsi del personale volontario imposto e quantificato dal codice del Terzo settore: al massimo dieci euro al giorno e 150 al mese. Anche l’ammortamento per i mezzi è una novità.
Col regolamento firmato ieri dal dg Sosto e dai direttori sanitario e amministrativo Lucchetti e Forciniti, inoltre, l’Asrem rende operativa anche la rete del 118 rimodulata con l’atto aziendale di aprile 2018. Le 16 postazioni restano tutte di soccorso avanzato. In quattro di queste (Agnone, Campobasso Monte Grappa, Isernia e Termoli) la presenza dell’ambulanza principale andrà integrata (sempre h24) con una di tipo ‘B’. Infine, le sedi di Agnone, Castelmauro, Campobasso Monte Grappa, Isernia, Riccia, Termoli e Trivento dovranno essere dotate anche di auto medica 24 ore su 24. Questo vuol dire che le associazioni che puntino a gestire, per esempio, la postazione di Campobasso Monte Grappa dovranno presentare un progetto con la dotazione prevista (ambulanza principale, secondaria e auto medica col relativo personale).
Il regolamento approvato ieri consente alle Onlus di aggregarsi in associazioni temporanee di scopo per gestire il servizio. In ogni caso, il riferimento nella prestazione è ai protocolli previsti dalla centrale operativa del 118 e ai modelli organizzativi definiti nell’atto aziendale.
Altro elemento caratterizzante del disciplinare è la validità delle convenzioni: l’Asrem la fissa in cinque anni, con possibilità di proroga – per non più di un anno – fino alla successiva selezione da parte dell’azienda.
Si tratta di un dato che Sosto sottolinea, l’unico di merito che in questa fase preliminare e delicata evidenzia: «Abbiamo immaginato convenzioni più durature per mettere le associazioni nelle condizioni di fare investimenti». Cinque anni più uno: un periodo congruo, che rende la gestione di un servizio così importante (quale è il trasporto di emergenza sanitaria) non occasionale né di fatto infinita (perché prorogata chissà quante volte). Comunque regolata anche nel tempo.
Il contenuto del provvedimento è naturalmente più complesso di così. Per esempio, contempla le caratteristiche dei mezzi che le associazioni mettono a disposizione: non devono avere più di sette anni e non più di 300mila chilometri percorsi. E disciplina i controlli.
Non è un mistero: le novità hanno creato subbuglio. D’altro canto, a chi si dedica al 118 non erano sconosciute, visto che è il panorama di riferimento a essere cambiato. Il Molise ci è arrivato un po’ dopo gli altri. Ma non è neanche vero che tutte le associazioni siano in rivolta: come in ogni situazione, ci sono quelle più critiche perché ritengono che questi parametri non le metteranno in condizione di garantire più il servizio e altre che, invece, sono pronte alla nuova sfida.
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