Che tutto sarebbe cambiato si sapeva da qualche anno. Bisognava solo capire da quando.
La spinta finale e decisiva è arrivata dal codice del Terzo settore che impone un tetto al rimborso forfettario dei volontari impiegati nei servizi come il 118. Proprio perché volontari. Così è questo elemento che chi si oppone al regolamento approvato dall’Asrem lunedì per disciplinare le nuove convenzioni mette davanti a tutto nel ragionamento. Dieci euro a turno, per un massimo di 150 euro al mese: a tanto ammonteranno i rimborsi per i volontari. Sergio Tammaro, di Croce Azzurra Molisana, alla Tgr ieri ha consegnato la sua reazione: «Se tutto rimane così com’è, il servizio se lo possono fare loro». Il Molise, ha aggiunto, non vive la situazione di altre Regioni, dove i volontari subentrano nel servizio integrando solamente quello delle aziende sanitarie. Qui le postazioni sono gestite – in termini di mezzi, autisti e soccorritori (mentre medici e infermieri sono messi a disposizione dall’Asrem . dalle Onlus.
Domani c’è un incontro con i commissari Giustini e Grossi. In mattinata il confronto a Palazzo Vitale fra i due tecnici inviati dal governo, che con le linee guida hanno indicato all’Asrem la cornice normativa entro cui muoversi, i vertici dell’azienda sanitaria e i responsabili delle associazioni. Ai commissari Tammaro, sempre nelle dichiarazioni riportate dalla Tgr, rimprovera di non voler trovare soluzioni che rispondano alle peculiarità molisana.
Il regolamento prevede anche la remunerazione del personale dipendente, una novità rispetto all’assetto attuale, il rimborso per l’acquisto dei mezzi (con cifre importanti) e convenzioni quinquennali (prorogabili di un anno nelle more delle nuove selezioni): un tempo congruo per un’associazione, o una rete di associazioni (perché anche questo è previsto), per pianificare gli investimenti. «Con questo provvedimento – ha detto a Primo Piano lunedì il dg dell’Asrem Gennaro Sosto – applichiamo le norme di settore e ci allineiamo con quanto realizzato da altre Regioni. Non c’è nulla di diverso dallo standard nazionale».
E se fra le associazioni ci sono voci critiche, emergono anche quelle di chi invece si sente pronto ad accettare la sfida e si sta organizzando al meglio per farlo. Non è un mistero che la Misericordia sia fra questi. Così anche Molise Emergenza. In attesa del confronto con i commissari, il presidente Giuseppe Paventi fa sapere che l’associazione «sta cercando di prepararsi nel migliore dei modi, almeno per i requisiti tecnici dei mezzi che erano già noti. Rispetto alle modalità di erogazione del servizio, il personale e quant’altro, anche avvalendoci di consulenti, cercheremo di valutare fin dove riusciremo a organizzarci per continuare ad esserci».

r.i.

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