Per il primo avviso che ha riaperto le porte ai medici andati in pensione è stata costituita ieri la commissione. Proprio ieri scadeva il termine per presentare domanda. Saranno il direttore sanitario dell’Asrem Lucchetti e i responsabili dei reparti di Ginecologia di Campobasso e Isernia e di Termoli, Doganiero e Molinari, a vagliare le eventuali candidature per i due incarichi libero professionali da tre mesi. Incarichi assegnabili anche a personale in quiescenza. Sarebbero tre le domande pervenute, secondo le indiscrezioni, e tutte di ginecologi che sono in pensione ma vogliono tornare in corsia per dare una mano. Per ora si tratta di voci, presto sarà il lavoro della commissione a chiarire tutto. Dal punto di vista normativo, ha chiarito l’Asrem (lo ha fatto, per esempio, il direttore amministrativo Forciniti a Fuoco incrociato su Teleregione lunedì), non c’è alcun contrasto con la legge Madia che vieta di conferire incarichi retribuiti ai pensionati: il Ministero, infatti, ha chiarito che è escluso dal divieto – fra le altre cose – lo svolgimento di attività legale o sanitaria (purché al di fuori dell’attività di studio o di consulenza). Dal punto di vista dell’opportunità, l’azienda ha precisato che si tratta di una misura eccezionale, per evitare di chiudere i reparti per mancanza di medici che coprano i turni. Nelle more dello svolgimento di ulteriori concorsi e nella speranza che non vadano deserti. Perché per esempio, l’ultimo per medici di Pronto soccorso ha messo a bando sette posti, ma si sono presentati solo in tre. E nessuno di loro ha poi accettato l’assunzione (è bene dirlo, a tempo indeterminato). Anche per la medicina d’urgenza l’Asrem ha pubblicato un avviso per due incarichi libero professionali. Altri due sono previsti per Radiodiagnostica. E lunedì era stato approvato già quello per Pediatria.

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