Stessa richiesta, ma il governatore campano Vincenzo De Luca alza la voce e batte i pugni più del collega molisano Donato Toma. L’identica richiesta arriva dalla riunione che si è svolta giovedì a Roma per analizzare l’andamento nelle regioni dei livelli essenziali di assistenza.
La Campania nel 2018 ha raggiunto un punteggio di 170, il Molise è a 180. Soglia di adempienza, 160. Uscire dal commissariamento, è l’identica istanza.
Toma ha scritto al premier Conte e gli ha anticipato anche di persona in Prefettura a Campobasso – a margine della firma del Cis venerdì – chiedendo la revoca del commissariamento.
«Non ho ancora visto la lettera, il presidente però mi ha anticipato il contenuto», ha detto Conte rispondendo alle domande di Teleregione all’uscita dal Palazzo del Governo. «Ritiene che i Lea hanno raggiunto un livello tale da non giustificare più il commissariamento – ha sintetizzato il presidente del Consiglio – Ovviamente ci sono i tecnici a Roma e il governo li utilizzerà. Valuteremo e se ha ragione non c’è motivo per proseguire nel commissariamento».
Ma in cosa l’offerta assistenziale del Molise e quindi dell’Asrem è stata molto più puntuale e appropriata del passato? Dettagli maggiori li comunicano la Regione e l’azienda sanitaria dopo la riunione del Comitato Lea: ottimi risultati per quanto riguarda la prevenzione, inerente, ad esempio, la copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hib) o quella per una dose di vaccino contro morbillo, parotite e rosolia, l’adesione agli screening, gli stili di vita, la salute nei luoghi di lavoro. Relativamente all’assistenza territoriale, si evidenzia un risultato significativo, ad esempio riguardo all’indicatore ospedaliero, che valuta l’efficacia dei servizi di prevenzione e specialistici dedicati alla cura di alcune patologie in età pediatrica.
Per l’assistenza ospedaliera, si conferma il trend in diminuzione dei ricoveri e il miglioramento dell’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera riscontrabile, in particolare, nella diminuzione dei ricoveri attribuiti a drg ad alto rischio di inappropriatezza, nella percentuale di parti cesarei primari, nella percentuale di pazienti con frattura del femore operati entro 2 giorni.
A commento, il presidente Toma si intesta il risultato 2018, sottolineando «il senso di responsabilità e lo spirito di collaborazione istituzionale tra presidenza della Regione, direzione generale della Salute e direzione strategica Asrem» in assenza della struttura commissariale che si è insediata solo a fine dicembre (l’ex commissario Frattura aveva lasciato il ruolo ad aprile). Mai così bravi nei Lea, comunque. E per Toma la certificazione 2018 rappresenta «l’ennesimo riconoscimento del lavoro svolto in questi ultimi anni» e un risultato «raggiunto grazie a una straordinaria azione di governance interistituzionale integrata e responsabile, che ha visto impegnati, in prima linea, gli operatori sanitari, ai quali va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto».
Soddisfatto Antonio Lucchetti, dg Asrem facente funzioni da quando il 1 settembre l’ingegnere Sosto ha preso servizio alla guida dell’Asl Napoli 3. «La chiave di volta per questo importante risultato – spiega Lucchetti – è rappresentata, senza dubbio, dal coordinamento tra le scelte di politica sanitaria regionale e le attività aziendali di governance strategica, ma determinante è stato il grande impegno di miglioramento continuo delle performance e di responsabilizzazione di tutto il personale, tenuto conto dello scenario normativo, economico ed organizzativo della sanità pubblica regionale».

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