Lunedì scorso i docenti del Conservatorio Perosi di Campobasso hanno provocatoriamente occupato l’ente di via Principe di Piemonte per denunciare la situazione in cui versano gli istituti musicali italiani, minacciati dalla scure dei tagli di risorse e il ridimensionamento dei corsi pre-accademici ai Conservatori, vale a dire una riduzione delle ore da ricoprire per i docenti. Ora a gettare acqua sul fuoco sul rischio chiusura del Perosi ci pensa la segreteria regionale della Uil Ricerca Università ed Afam che interviene chiarendo anche alcuni aspetti sulla riforma che sta investendo l’intero settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale.
«Chiariamo subito- dichiara Giovanni Pucciarmati tesoriere nazionale della Uil Rua- che ad oggi non vi è alcun atto politico parlamentare che lascia intravedere la chiusura del Conservatorio Perosi. L’intero settore dell’Alta Formazione – continua Pucciarmati- che rappresenta un fiore all’occhiello della cultura italiana, necessita di un urgente intervento di riordino legislativo e di significativi investimenti per affrontare le criticità esistenti. Ma ciò non rappresenta un rischio per la “sopravvivenza” del Conservatorio di Campobasso.
È necessario- prosegue il sindacalista- definire regole certe per l’assunzione del personale precario. Siamo in attesa che venga definita l’approvazione del Testo Unico sul Pubblico Impiego, conosciuto come Legge Madia, che contiene una serie di norme per eliminare il precariato nella Pubblica Amministrazione; nella prima versione del Decreto i precari delle Accademie e dei Conservatori non rientravano nel piano di stabilizzazione, ma grazie alla forte azione dei sindacati il Parlamento ha accolto la proposta della Uil Rua estendendo il percorso di stabilizzazione anche al personale del comparto dell’Afam. È ovvio però – conclude Pucciarmati- che l’ultima parola spetta al Governo, che attraverso il ministro Fedeli, si è impegnato a recepire le proposte di modifica già accolte dal Parlamento».
Sulla vicenda è intervenuto anche Marco Ciamacco coordinatore nazionale per l’Afam della Uil Rua che ha ricordato come «La legge 107, conosciuta come Buona Scuola, ha delegato ad un Decreto Legislativo l’armonizzazione dell’ intera filiera Musicale, migliorando anche la regolamentazione dei corsi pre-accademici. Infatti la Legge rende ordinamentali una nuova struttura di Corsi che sono denominati “Propedeutici”; questi corsi Ordinamentali sono finalizzati a coprire quella parte di formazione professionalizzante che oggi non trova collocazione in altre istituzioni, allo scopo di far acquisire un adeguato livello di formazione per accedere ai Corsi di Primo Livello.
Per di più – conclude Ciamacco – il Decreto, nel rispetto dell’autonomia, lascia alle singole istituzioni la possibilità di attivare corsi per la formazione continua e ricorrente che oggi è rappresentata dai corsi pre-accademici, trasferendo, quindi, sul territorio un maggiore potere decisionale sulle linee di indirizzo da seguire».
Infine Andrea Cutillo, segretario regionale in Molise sottolinea come la Uil Rua sia da sempre attenta alle vicende del Conservatorio Perosi, anche attraverso una serie di iniziative tese alla salvaguardia della presenza, sul territorio molisano, della Formazione Artistica e Musicale. «Il Perosi – dichiara Cutillo- ha un valore storico e culturale di enorme importanza nella rete nazionale degli Istituti di Alta Formazione; esso è polo di formazione accademica di massimo livello e costituisce l’unico ente di formazione terziaria, alternativo all’Università, presente nel Molise. Queste notizie, per altro non veritiere, che ormai si susseguono in questi giorni sulla presunta chiusura del Perosi, potrebbero impattare negativamente sulle scelte degli studenti, finendo realmente con il danneggiare l’Istituzione. Per quanto ci riguarda- conclude il segretario- siamo disponibili da subito a tutte quelle azioni che dovessero essere necessarie per rafforzare e consolidare l’attività e la presenza del Conservatorio nel Molise».

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