È stata sottoscritta mercoledì sera al Miur l’ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo e Ata per l’anno 2017/2018.
Si tratta di un risultato positivo per oltre un milione di lavoratori della scuola: non ci sarà – spiega la Flc Cgil – il blocco triennale per neo assunti sulle assegnazioni provvisorie, sono state aumentate le tutele per le lavoratrici madri e per i genitori beneficiari della 104/92 per l’assistenza ai figli.
Anche i tanti docenti molisani, assunti in ruolo lontano dalle province di residenza in seguito al piano straordinario di assunzione e alla mobilità straordinaria dello scorso anno, possono tirare un sospiro di sollievo. «Non ci sarà, infatti, alcun vincolo triennale di permanenza nella provincia di assunzione, per cui laddove non abbiano ottenuto il trasferimento nella provincia di ricongiungimento potranno chiedere l’assegnazione provvisoria, posto che ne ricorrano le condizioni», ancora il sindacato.
Con la riforma della Buona scuola, «per effetto dell’assurdo algoritmo del Miur e della mancata stabilizzazione dell’organico di diritto, circa 300 docenti molisani, nonostante la presenza di posti in Molise sono stati costretti ad emigrare ed inoltre la stessa legge 107/15 prevede un vincolo triennale che impedisce agli stessi docenti di avvicinarsi a casa anche in presenza di posti. Avevamo illustrato la problematica dei docenti molisani anche alla ministra Fedeli, in occasione della sua visita a Campobasso – ricorda la Flc -, denunciando in particolare le criticità relative al sostegno, che vedevano il rischio di assegnare agli alunni molisani docenti non specializzati, pur in presenza di docenti di sostegno molisani trasferiti soprattutto al Nord».
Col contratto siglato, è stata ottenuta una deroga alla legge 107. Un’altra dimostrazione del fatto che «con la contrattazione si possono conciliare le esigenze del servizio con la tutela del personale, facendo degli avanzamenti rispetto alla rigidità legislativa, che talvolta non tiene presente le complessità della realtà scolastica. Tra l’altro, nel contratto, si prevede la necessità che tutte le operazioni si concludano entro il 31 agosto: una ulteriore garanzia che favorisce la continuità didattica e attribuisce maggiori certezze ai docenti. Il risultato ottenuto è un primo passo, che ci incoraggia ad andare avanti. Ora – guarda avanti il segretario Flc Pino La Fratta – risulta imprescindibile adoperarsi per procedere alla stabilizzazione degli organici, che può garantire l’immissione in ruolo dei precari ed il trasferimento definitivo di quanti da anni contribuiscono al funzionamento delle scuole della nostra regione».
Soddisfatto anche il suo collega della Uil Scuola Nicolino Fratangelo. «Un contratto che mette al centro la solidarietà. Non ci saranno blocchi triennali, attraverso il negoziato, il contratto ha permesso di superare le rigidità della legge e dare tutela al personale. Strategica anche la definizione dei tempi che crea le condizioni per avviare regolarmente l’anno scolastico: le assegnazioni provvisorie saranno effettuate entro il 31 agosto. In questo modo si potrà evitare la girandola di personale che è avuta lo scorso anno. Posizione innovativa e coraggiosa quella che la Uil Scuola ha tenuto durante tutto il negoziato, completata con la rivendicazione dell’assegnazione delle supplenze ‘fino all’avente diritto’: un sistema, utilizzato in passato, che produce l’effetto di spostare le persone con effetto domino, senza dare certezze al personale e – conclude – agli alunni in termini di continuità didattica».

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