La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha firmato i decreti che definiscono i contenuti e le modalità di svolgimento delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico ad accesso programmato a livello nazionale per l’anno accademico 2017/2018.
9.100 il totale nazionale dei posti di quest’anno per i futuri medici, 124 in meno rispetto al 2016.
Nonostante tale contesto, UniMol si conferma, si consolida e cresce. Infatti il Decreto a firma della ministra Fedeli stabilisce in 72 più 5 (non comunitari e non residenti in Italia) il numero dei posti disponibili per le immatricolazioni al Corso di Laurea magistrale in Medicina e chirurgia per l’anno accademico 2017/2018 all’Università degli studi del Molise. Lo stesso numero dei posti del 2016.
Particolare soddisfazione è stata espressa dal rettore, Gianmaria Palmieri, dal direttore del dipartimento di Medicina e di scienze della salute “Vincenzo Tiberio”, Luca Brunese e dal direttore generale, Valerio Barbieri.
«Un apprezzamento e un risultato che non ci coglie di sorpresa – è stato il commento dei vertici dell’Ateneo subito dopo la pubblicazione dei decreti ministeriali -. Il raggiungimento di questa ennesima conferma, da sottolineare in considerazione della riduzione nazionale dei posti complessivi per Medicina e chirurgia decisa dal Ministero, rappresenta un ulteriore e importante obiettivo che ci conforta e sprona a continuare nella strada intrapresa, ed è anche il risultato di una sintonia comune con i tutti i soggetti operanti nel campo della salute».
118 posti assegnati all’UniMol per la formazione delle future generazione di maestre e maestri. Nel 2016 il corso di laurea magistrale in scienze della formazione primaria vedeva una disponibilità di 110 posti.
Una crescita anche qui che si spiega grazie al lavoro di consolidamento e arricchimento del piano di studi, alla qualità ed alle opportunità del percorso di tirocinio svolto nelle scuole polo del sistema dell’istruzione italiano e alle mirate e specifiche politiche di orientamento in ingresso.
Si spiega principalmente in questo il senso di tale risultato, che però non potrebbe prescindere da una collaborazione che soltanto con l’efficace partecipazione ed il fattivo apporto di tutte le forze in campo ha potuto veder un percorso progettuale svilupparsi, consolidarsi e crescere.

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