Bene l’incontro fra il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno e i vertici dell’Ura. La Uil valuta positivamente soprattutto gli impegni presi nell’incontro. Attraverso il Coordinamento dei lavoratori dell’artigianato, però, il sindacato chiede la «giusta attenzione» anche per i dipendenti del comparto.
Il responsabile del coordinamento Marco Amicone accende i riflettori sull’Ebram, ente bilaterale che qualche giorno fa ha rinnovato assemblea e consiglio d’amministrazione. Nell’ente sono presenti le organizzazioni datoriali insieme a Cgil, Cisl e Uil: collaborano su attività istituzionali e di rappresentanza, ma anche rispetto all’erogazione di agevolazioni fiscali ed economiche (rimborsi per spese oculistiche, odontoiatriche, buoni libro, borse di studio), assistenza e consulenza, nonché sulle importantissime misure di sostegno al reddito che entro l’anno saranno messe a disposizione da Ebram, attraverso il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato.
Di queste opportunità potranno beneficiare le ditte che sono iscritte all’Ente. «Purtroppo, però, nonostante siano tenute a farlo, ancora molte imprese non versano al loro ente di riferimento creando un danno a se stesse ed ai loro lavoratori», è l’inciso di Amicone.
Poi l’appello alle istituzioni, affinché facciano la loro parte, «cominciando a inserire agevolazioni, accesso al credito facilitato, fiscalità di vantaggio rispetto a chi investe in artigianato e prestando maggiore attenzione a quei giovani che intendono avviare un’attività in questo importante settore, che storicamente e culturalmente ai molisani appartiene, e parecchio». Accanto alle ‘botteghe’ tradizionali, dell’artigianato fanno parte aziende e professionalità che si occupano di estetica, cura della persona, informatica, tecnologia, trasformazione di beni alimentari, chimica, beni e servizi alle aziende e molto altro ancora.
Imprese che, sollecita il Coordinamento lavoratori dell’artigianato, devono essere inserite nei processi e percorsi di sviluppo con iniziative che ne sostengano il consolidamento o la nascita di nuove realtà. E sostegno vuol dire messa a disposizione di strumenti finanziari ed economici, attraverso appositi bandi e misure, al pari delle imprese tradizionali.
«Parliamo di numeri importanti, quindi da tenere in opportuna considerazione nelle prossime iniziative di programmazione rispetto ai fondi pubblici in cui tali attività possono essere incluse. La Uil Molise – conclude Marco Amicone – attraverso il suo Coordinamento regionale, nella convinzione di trovare sia da parte delle altre organizzazioni sia dalle associazioni che rappresentano le imprese, la stessa voglia di ridare slancio al settore, è pronta sin da ora a creare un luogo fisico di confronto e discussione, per elaborare proposte, progettare iniziative, offrire servizi a lavoratori che spesso e volentieri sono quelli che concretamente creano e producono molte di quelle eccellenze di cui andiamo orgogliosi in Italia e nel mondo».

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