Ieri pomeriggio presso la Scuola edile del Molise a Campobasso si è tenuta l’assemblea territoriale della Uil Fpl “Dal contratto nazionale ai contratti integrativi decentrati”.
I lavori sono stati introdotti dalla segretaria generale Uil Molise Tecla Boccardo ed è intervenuto il segretario organizzativo Uil nazionale Daniele Ilari.
La priorità per il sindacato è accelerare il percorso di stabilizzazione dei precari. A tal proposito, Tecla Boccardo ha affermato che «è necessario avere risposte concrete perché sono tanti ormai i disoccupati creati dalla pubblica amministrazione a partire proprio da tutte quelle che erano le partecipate della pubblica amministrazione fino ad arrivare a coloro che ancora oggi sono precari, ma sono precari storici da anni. Lo stesso discorso che vale per il pubblico impiego inteso come uffici e per la sanità dove si è avviato un sistema che molto probabilmente dal nostro punto di vista, si verranno a generare altri disoccupati insieme ai precari che oggi stanno lavorando in queste strutture sanitarie».
Il decreto Madia punta a stabilizzare i precari e può essere una risorsa da sfruttare, ma in Molise «purtroppo non viene applicato – ha proseguito Boccardo – e qualora, invece, venisse applicata un’eventuale stabilizzazione si genererebbe ancora più caos di quello che c’è. La pubblica amministrazione purtroppo è nel caos, sia dal punto di vista degli enti locali che dal punto di vista della sanità. È nel caos perché la riforma della sanità vera non c’è stata. Dietro quella falsa riforma si è proceduto soltanto alla chiusura degli ospedali e noi ci chiediamo dove sono finite tutte le risorse che sono state risparmiate. I lavoratori brancolano nel buio e questa è una regione che arretra. Una regione che va avanti a spot ma noi vogliamo concretezza. I lavoratori, i disoccupati e i cittadini si aspettano altro. Si aspettano un cambio di marcia anche perché la pubblica amministrazione può rappresentare uno strumento importante e il volano per il rilancio dell’economia. Il messaggio è dare una nuova fiducia alla pubblica amministrazione che grazie al nuovo contratto rimette al centro il valore del dipendente pubblico che non deve essere visto come un privilegiato né tanto meno come uno che approfitta. Certo, ci sono dei casi particolari, ma la Uil in quei casi si costituisce parte civile rispetto coloro che danneggiano l’immagine degli altri buoni lavoratori. Oggi – ha concluso la segretaria – si parte anche con l’apprendere e comprendere meglio quali sono i ruoli e le funzioni, il sindacato che torna al centro delle scelte, che torna al centro delle decisioni».
Daniele Ilari si è detto molto deluso dal Def, poiché si aspettava qualcosa in più, «soprattutto in merito ad alcuni temi che per noi sono fondamentali», ha affermato il segretario organizzativo. «Parlo delle risorse necessarie per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego – ha continuato Ilari -. Abbiamo sentito dalle parole del ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno che c’è un piano assunzionale straordinario per quanto riguarda la pubblica amministrazione, abbiamo sentito parlare di 450mila assunzioni nell’arco del triennio. Aspettiamo di vedere la legge di Bilancio, speriamo di trovare qualcosa in più sull’investimento nella pubblica amministrazione. È importante cambiare o invertire l’idea che da troppi anni si è portata avanti nel Paese: la pubblica amministrazione è un investimento, è un biglietto da visita importante. Investire nella pubblica amministrazione significa investire nel sistema Paese, dare risposte adeguate ai cittadini, aumentare la qualità dei servizi e credo che sia un argomento e un elemento di straordinaria rilevanza. Spero – ha concluso Ilari – che il governo si renda conto che bisogna fare qualcosa di più per la pubblica amministrazione».

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