La Commissione Finanze della Camera dei deputati sta svolgendo le audizioni per la proposta di legge in tema di “Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell’evasione fiscale”.
Il segretario confederale Domenico Proietti che relaziona in Commissione per conto della Uil afferma che «la semplificazione del sistema fiscale è importantissima e centrale, tuttavia è doveroso chiarire che il fisco deve essere considerato “amico” di chi compie costantemente il proprio dovere, come i lavoratori dipendenti e i pensionati, i quali pagano le tasse ancor prima di ricevere lo stipendio o la pensione.
Il testo in esame si pone, fra gli altri, l’obbiettivo, che condividiamo, di contrastare l’evasione, un male che affligge il nostro sistema tributario e la nostra democrazia, rispetto al quale le cure praticate hanno prodotto qualche risultato, più, sotto l’aspetto mediatico che sotto il profilo sostanziale del recupero dell’evasione. Si pensi che l’evasione stimata nel rapporto allegato alla nota di aggiornamento al Def ammonta a almeno 108.9 miliardi all’anno, dei quali il sistema dei controlli e degli accertamenti ne ha recuperati poco più di 7 (7.685), meno del 7%.
Come abbiamo più volte evidenziato – prosegue Proietti – in questa e in altre sedi istituzionali, l’evasione è favorita anche da procedure complesse, preposte per assicurare il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria, ma che non sono state in grado di perseguire tale finalità. Il sistema dei controlli fiscali, alla luce dei risultati conseguiti, è inefficace e determina un livello di deterrenza del tutto inadeguato, come più volte sottolineato anche dalla Corte dei Conti. Pertanto, ci saremmo aspettati interventi adeguati alla complessità e gravità del fenomeno, per dare un segnale significativo di svolta e per combattere efficacemente l’evasione fiscale».
La segretaria regionale Uil Tecla Boccardo sottolinea come «il sistema economico e finanziario richiede un rafforzamento anche normativo per contrastare con efficacia e recuperare importanti risorse che potrebbero essere impiegate per l’incremento delle politiche occupazionali, economiche e sociali a favore della riduzione delle disuguaglianze. E il Molise, purtroppo, non è esente da questo fenomeno illecito avvertito con fastidio da chi onestamente e spesso con sacrificio paga le tasse.
La Uil, da sempre, ritiene doverosa una svolta politica per aggredire questo problema, rendendo più equo il nostro sistema fiscale e allo stesso tempo colmando un vulnus di democrazia. E proprio in questa fase in cui si sente parlare di reddito di cittadinanza, è opportuno ricordare che ovunque questi strumenti esistano, vi si accede innanzitutto facendo il proprio dovere con il fisco: i cittadini che non assolvono a questo dovere non devono poter essere riconnessi ad alcuni di questi diritti.
Dunque – prosegue la sindacalista – per mettere in campo una concreta e determinata azione di lotta e contrasto all’evasione, la Uil ha proposto di istituire una procura nazionale contro l’evasione, con un’agenzia dedicata esclusivamente all’accertamento; estendere un meccanismo simile alla ritenuta alla fonte anche per i redditi da lavoro autonomo, implementando meccanismi che consentano il versamento diretto dell’iva con anticipi sulle altre imposte; rendere tracciabili tutti i pagamenti, attraverso l’utilizzo della moneta elettronica; incrociare tutte le banche dati della pubblica amministrazione centrale, senza dimenticare la funzione anche sociale che spesso hanno alcune attività private nei piccoli comuni come quelli della nostra realtà molisani».

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