Per la Ugl Molise il 2018 si è concluso negativamente. Tante le problematiche che il sindacato ritiene che siano ancora aperte, tra queste la sanità, il trasporto pubblico e l’edilizia.
Il segretario regionale Nicolino Libertone vuole sottolineare l’importanza di «raccontare la verità a tutti i cittadini, specialmente ai giovani che, in considerazione delle possibilità offerte loro dal contesto sociale, non hanno alcun futuro in Molise e sono costretti a emigrare».
Il primo punto sul quale Libertone si sofferma è l’ambiente, «bene di tutti gli esseri viventi che tutti noi abbiamo il dovere di difendere. Purtroppo poco o quasi niente è stato fatto per preservare l’habitat in cui viviamo» e secondo la Ugl servirebbero delle strategie e politiche mirate in difesa dell’ambiente.
«La sanità molisana è al disastro generale – prosegue il segretario regionale -, si è stati in grado di mercificare la salute dei cittadini, basti pensare alle liste di attesa sia per gli esami diagnostici che per le visite specialistiche, mentre alcuni reparti sono stati totalmente smantellati». Il sindacato chiede, dunque, che la sanità torni ad essere efficiente e altamente professionale per garantire ai cittadini la sicurezza e il diritto alla salute.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, «non è stata mai fatta una programmazione seria dei servizi e delle risorse spese», continua Libertone. «Gli organi preposti hanno garantito che a breve sarà pubblicato il bando di gara per assegnare il servizio di Tpl a gestore unico, cosa che noi auspichiamo succeda, altrimenti, saremo costretti a subire altri tagli delle risorse da parte del governo centrale che avranno, inevitabilmente, ripercussioni negative sui cittadini molisani e sui lavoratori».
Anche la viabilità regionale è un altro problema irrisolto, che purtroppo è a pezzi a causa dei dissesti idrogeologici e usurata per la scarsa manutenzione. Tutto questo conduce a una situazione di isolamento in considerazione della «mancanza di assi stradali e ferroviari idonei e sicuri che permettono i collegamenti con le regioni confinanti – sottolinea l’Ugl Molise -. Occorre porre in essere strategie di programmazione e progettazione mirate al fine di garantire una viabilità idonea e sicura a tutti i 136 comuni del Molise. Per eliminare definitivamente l’isolamento e rendere appetibile gli investimenti in tutti settori».
Il settore agro-alimentare è un altro punto da salvaguardare poiché «un tempo costituiva il comparto economico maggiormente produttivo della nostra Regione – spiega Libertone -, basti pensare alla Solagrital di Bojano e allo Zuccherificio di Termoli, aziende chiuse a causa di una politica non attenta allo sviluppo e al benessere della propria comunità. Le pochissime aziende agricole rimaste oggi devono fronteggiare un mercato globale senza regole».
Per ultimo, ma non per importanza, il settore edile che è «totalmente in crisi. Tantissime aziende sono state chiuse, molte a causa dei mancati pagamenti dei lavori da parte degli enti pubblici. Ad oggi non si è affrontato seriamente il problema, né si è predisposta una programmazione di sviluppo del settore», dichiara il sindacato.
Il sindacato, dunque, trae le sue conclusioni: «Siamo arrivati a questo disastro generale a causa di una cattiva gestione delle risorse pubbliche e di una politica nazionale ed europea di austerità. Bisogna invertire la rotta, individuando una politica unitaria regionale, nazionale ed europea che affronti tutte le problematiche garantendo il benessere di tutti i popoli rimettendo al centro il valore dell’umanità in luogo della speculazione finanziaria.
Auguriamoci, per in nuovo anno, che chi è al potere lavori per il benessere del popolo».

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