C’è chi, invece, come Marco Amicone, segretario regionale della UilTemp, vede la nomina del Cda di Molise Acque come una occasione per attuare «quella riforma spesso annunciata ma non ancora avviata».
«Finalmente – scrive Amicone -, a distanza di anni, l’azienda speciale Molise Acque ha una governance politico-amministrativa completa e nel pieno delle sue funzioni. Dopo un interminabile regime commissariale, con la nomina di Donato Mastropietro e Carlo Di Nicola, il presidente Giuseppe Santone potrà attuare quella riforma dell’ente ormai attesa da anni, spesso annunciata ma non ancora avviata. Ci auguriamo, prima di tutto – l’auspicio del segretario -, che il nuovo Cda, a cui vanno i nostri migliori auguri, proceda nella contrattualizzazione di quanti hanno vinto la selezione bandita un anno fa e portata a conclusione dall’azienda lo scorso anno, ma a cui non si è dato seguito, continuando ad usare lavoratori in somministrazione, negando un diritto acquisito ai vincitori. Assumendo chi si è posizionato utilmente nelle graduatorie, l’azienda risparmierebbe diverse migliaia di euro, oggi ancora spese per pagare un’agenzia esterna che somministra lavoratori. Risorse che, certamente, tornerebbero utili per altre attività strategiche dell’ente in una sua fase non troppo florida. Dunque – conclude Amicone – tra problemi di impianti, di straordinari vietati ai somministrati e qualche causa di lavoro, chiediamo che prima della pausa estiva il nuovo Cda dedichi attenzione a quelle 50 persone che fino ad oggi hanno atteso rispettosamente e dignitosamente un contratto che spetta loro, ma fin ora negato per qualche motivo di opportunità politica o gestionale, oggi non più esistente».

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