scorrano

“Un esempio di serietà e impegno per tutti, grandi e piccini”. Così il sindaco di Mirabello Luciano Di Biase ha definito Michele Scorrano, lo storico capitano del Campobasso che domenica rivivrà nel memorial a lui intitolato, per la prima volta ospitato a Mirabello Sannitico, dove Scorrano ha giocato negli ultimi anni della carriera.

La settimana di avvicinamento al memorial è iniziata presso la sede del Comitato Regionale Molise, dove si è tenuta la conferenza stampa di presentazione, alla quale hanno partecipato anche il presidente Piero Di Cristinzi, il tecnico della rappresentativa molisana Allievi Raffaele Oriente, l’esponente dell’Idv Carmelo Parpiglia e la figlia del capitano Mirella Scorrano.

L’evento, fortemente voluto da Di Risio e dall’ingegnere Rocco Sabelli, è giunto alla sua terza edizione (dopo quella d’esordio di Agnone e quella dello scorso anno di Ururi) e unisce ancora una volta sport e gioventù, due punti cardine nella vita del capitano. Si partirà di buon mattino, alle ore 9,30, con gli incontri tra sei squadre della categoria Giovanissimi (due del Mirabello, poi Acli Campobasso, Fortuna Campobasso, Olympia Agnonese e Primavera). Alle 15.30 ci sarà il match tra il Campobasso 1919 e una rappresentativa composta dai migliori giocatori molisani dalla serie D al professionismo, mentre alla 17 andrà in scena la finale del torneo Giovanissimi (epilogo dell’evento mattutino). Dalle 18 alle 19 ci sarà un momento celebrativo con la presenza di alcune autorità istituzionali, ma a chiudere la manifestazione sarà la gara tra il Campobasso della stagione 83/84 e una rappresentativa di vecchie glorie molisane.

“Ci saranno De Vicoli, Berardo, Ciarlantini, Parpiglia, Progna, Della Pietra, Donatelli, Evangelisti, Maragliulo, Di Risio, Ugolotti, Biagetti, Di Lena, D’Ottavio, Caruso, Pivotto e Lupo” – ha anticipato Di Risio, spiegando di aver contattato pure Franco Baldini, attuale direttore sportivo del Tottenham ed ex giocatore del Campobasso, che però non si è detto certo della sua presenza, essendo a Londra”.

“Mio padre era sempre un po’ restio a parlare apertamente alla stampa” – ha detto Mirella Scorrano – “e noi, inteso come famiglia, siamo come lui. Preferiamo stare in disparte, ma non possiamo tirarci indietro quando si decide di ricordarlo attraverso una manifestazione sportiva. Per noi la vittoria più grande è vedere delle persone che si impegnano per organizzare una manifestazione in sua memoria, quando altre fanno centinaia di chilometri per tornane in Molise e scendere in campo per lui, quando centinaia di tifosi si presentano sugli spalti per pronunciare il suo nome e quando i ragazzini, anziché avere foto personali o di idoli nazionali, sul proprio cellulare hanno quella di Michele Scorrano. Noi non possiamo non essere felici di questo e non vedo l’ora di vedere quanta gente ci sarà domenica a ricordare l’uomo e il giocatore che è stato”.

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