ISERNIA. E’ stata rinviata al 30 luglio la decisione finale sull’omologa del concordato presentato dalla Ittierre a causa di un difetto di notifica ad una società rumena.

Il giudice del lavoro presso il tribunale di Isernia, Emiliano Vassallo, al termine d’una seduta lampo cui ha partecipato il management dell’azienda ha preso atto dell’impossibilità di proseguire nella discussione congedando le parti.

Francesco Di Ciommo, il professionista che ha firmato la richiesta di concordato unitamente al manager Marco Sturmann, al termine dell’udienza ha parlato delle opposizioni al piano che sono state presentate presso il palazzo di giustizia da alcuni creditori.

“Si tratta di due pareri negativi di risibile importo e di una terza opposizione rilevante che dovremmo avere già sistemato”.

Presente all’udienza anche Antonio Bianchi, patron di Ittierre e futuro socio di Rosati nella new-co.

“Ripartiremo dalla Oti – ha spiegato il manager lombardo – con presupposti diversi rispetto al passato. Poco meno di cento unità lavorative in fase di start up che poi aumenteranno all’aumentare delle licenze. Una soluzione ‘sostenibile’ rispetto a quella insostenibile che mi fu prospettata tre anni fa”.

Intanto in tribunale alcuni lavoratori hanno chiesto di incontrare Sergio Ferreri, commissario giudiziale, per avere delucidazioni sulla situazione relativa agli stipendi arretrati.

“Torneremo anche il 30 luglio – ha annunciato Stefania Lombardi, ex rsu in azienda – per vigilare sulla situazione che ci riguarda. Abbiamo lavorato e vogliamo i nostri soldi, per portare avanti dignitosamente le nostre famiglie. È ormai giunto il momento che qualcuno si faccia carico del problema dei lavoratori”.

Intanto alle 14 in azienda i façonisti incontreranno i vertici della new-co per discutere della situazione relativa all’azienda e soprattutto per verificare la possibilità da parte della Oti di acquistare i capi che giacciono nei magazzini dei façon ormai da mesi.

 

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