È rientrata martedì da Pechino. In Cina da qualche mese per motivi di studio, la 27enne molisana si trovava quindi lì – non nella regione di Wuhan ma comunque in Cina – anche 11 giorni fa o 14 giorni fa. Periodo indicativo per l’incubazione (il tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici): si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.
Ieri ha avvertito sintomi che sono del coronavirus ma pure dell’influenza stagionale: febbre e tosse. Ha chiamato il 118 che da casa l’ha trasferita al San Timoteo. È scattato quindi il protocollo definito dal ministero della Salute su indicazione dell’Oms. C’erano tutti gli elementi per riconoscere un caso sospetto e trattarlo adottando le linee guida.
Sempre in ambulanza la ragazza è stata trasferita al Cardarelli di Campobasso, dove è presente l’unità di Malattie infettive. Ora è in isolamento, affidata al monitoraggio e alle cure dei medici e degli infermieri del reparto, le sue condizioni sarebbero comunque buone. Subito dopo il suo arrivo nel capoluogo di regione, nel primo pomeriggio di ieri, è stato prelevato il campione inviato poi allo Spallanzani di Roma dove sarà eseguito il test di conferma. Entro la giornata di oggi sono attesi i risultati.
Bocche cucite in ospedale a Campobasso. Le informazioni, anche per evitare incomprensioni e confusione, arrivano solo da via Petrella. È l’Asrem, infatti, a confermare che «è stata ricoverata, in isolamento, presso l’unità operativa Malattie Infettive dell’ospedale Cardarelli di Campobasso una paziente in stato febbrile proveniente dalla Cina. Il caso è stato rapidamente individuato e sono state adottate tutte le previste misure di profilassi a tutela degli operatori», si legge nella nota informativa. L’azienda sanitaria ha anche dato conto degli accertamenti in corso in base al protocollo interno e alle circolari ministeriali e confermando infine che il test di conferma sarà effettuato presso l’istituto Spallanzani di Roma. «Quotidianamente sarà emesso apposito bollettino sanitario», assicura anche l’Asrem.
La notizia, come è fisiologico, ha destato clamore e apprensione. Ma da via Petrella il commissario straordinario Virginia Scafarto invita a non creare allarmismo. La macchina si è messa in moto immediatamente e seguendo tutte le procedure richieste. Tutti, naturalmente, si augurano – e le possibilità ci sono tutte – che la giovane termolese abbia un’infezione diversa o una normale influenza.
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