C’è per fortuna una catena ininterrotta di buone notizie. Nessuno dei due pazienti arrivati da Bergamo tre settimane fa è più in terapia intensiva. Il primo a lasciare la rianimazione è da ieri in ‘infettivi’, l’altro è nel reparto intermedio e utile alla completa stabilizzazione, la sub intensiva.
Al quinto piano dell’ospedale di Campobasso da qualche giorno è ricoverato il primario termolese che ha concluso più o meno da una settimana la terapia intensiva, è stato il primo paziente Covid in assoluto a varcare quella soglia impegnativa verso il ritorno alla normalità. Lo hanno raggiunto poco dopo – al termine della terapia di respirazione artificiale – la 61enne di Montenero di Bisaccia (la paziente 1 del Molise) accolta al Cardarelli il 2 marzo e la donna collegata che assisteva la sua matrigna, risultata anche lei positiva. Per tutti e tre, ieri il primo dei tamponi di controllo che si eseguono per capire se il virus è ancora nell’organismo ha dato esito negativo. Va ripetuto a distanza di 24 ore: oggi quindi il test di conferma. Tutti attendono il verdetto del laboratorio con le dita incrociate.
La pressione sulla rianimazione si è dimezzata: 4 i pazienti ricoverati al momento. Guidato da Romeo Flocco, il reparto di anestesia e rianimazione è la punta avanzata della lotta al Covid-19. «L’altra sera – dice il governatore Donato Toma a Primo Piano – ho chiamato il dottore Flocco, volevo esprimergli direttamente la vicinanza e il grande apprezzamento per il suo lavoro e quello della sua equipe, personale da prendere a riferimento, sono sempre in prima linea. Romeo Flocco è un gigante. Laddove abbiamo gente che alza gli scudi per non avere i casi positivi, lui e tutti i suoi collaboratori assistono i malati senza mai tirarsi indietro».
Ieri, invece, il governatore ha telefonato a Martina, una delle operatrici della casa di riposo di Cercemaggiore risultate positive e in isolamento a casa. «Sta bene. Mi ha raccontato di aver avuto solo qualche sintomo, ma è determinata e pronta a tornare al lavoro quando sarà guarita. La inviterò in Regione per un riconoscimento pubblico», conclude Toma.

r.i.

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