Anche il circolo di Termoli di Rifondazione Comunista si schiera con forza contro il progetto di tunnel in città prospettato dal sindaco Sbrocca, pronto a sottolineare come eventuali petizioni e consultazioni referendarie non cambieranno il corso degli eventi.

“Non si sta discutendo di una facezia – spiegano in una nota dal Prc – ma di un’opera imponente da ben 19 milioni di euro, che muterà radicalmente il volto di piazza Sant’Antonio e dintorni: una delle zone che maggiormente caratterizzano la memoria e l’identità storica della nostra cittadina. L’idea di riqualificare aree degradate come Pozzo Dolce, il Teatro Adriatico e la stessa piazza S. Antonio non sarebbe certo balzana, ma pensare di realizzarlo in modo così autocratico ed invasivo è un errore gravissimo, che si aggiunge ai già tanti interventi sbagliati del passato che hanno ormai compromesso il nostro territorio. Appare poi evidente come tutto il progetto ruoti intorno al famigerato tunnel e intenda poi svilupparsi in una megastruttura estesa ed a multilivelli, che nei fatti trasformerà tutta l’area in una specie di centro commerciale”.

“Qui non si tratta di essere contro il progresso, come dichiara in modo ingannevole il sindaco di Termoli, visto che ragioniamo di ridefinizioni urbanistiche e non di adozione di chissà quali innovazioni tecnologiche.  L’opera risulta disorientante e, di fatto, annulla la verde ed ariosa veduta a mare quale dovrebbe permanere, trasformandola in un complesso soffocante di acciaio e cemento”.

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